Spaccio di droga nei boschi del Parco del Curone
Il fenomeno si verifica dal parcheggio della palestra di Viganò e prosegue nei sentieri che conducono a Sirtori.
Non è passato inosservato e soprattutto sta destando parecchia preoccupazione tra la popolazione di Viganò il fenomeno di spaccio di droga che ormai da alcuni mesi, sta interessando alcune di zone del territorio. Un via vai sospetto di auto che a qualsiasi ora del giorno raggiungono Viganò, in particolare via Leonardo da Vinci, nei pressi della palestra comunale. Un luogo che ben si presta ad attività illecite: una strada chiusa che si conclude con un ampio parcheggio dove è possibile sostare in auto, lontani da occhi indiscreti, per poi potersi addentrare nel fitto della boscaglia.
Spaccio di droga
Basta infatti attraversare un piccolo ponte e si sbuca tra la vegetazione, in prossimità di uno degli accessi al Parco del Curone dove, ormai da alcuni mesi, avviene lo scambio di sostanze stupefacenti tra i consumatori e i pusher che li attendono nella boscaglia. Una situazione che, come detto, non è sfuggita ai residenti, decisamente allarmati da questo via vai, che tra l'altro avviene a poche centinaia di metri da luoghi pubblici come la palestra e la chiesa parrocchiale. Il secondo luogo interessato da questo fenomeno è invece al confine con Sirtori, nei pressi della piazzola ecologica.
La testimonianza dell'ex sindaco
La situazione è ormai nota anche all'Amministrazione comunale, tanto che anche l’ex sindaco e attuale assessore alle Politiche sociali Renato Ghezzi è stato testimone di alcuni episodi di spaccio. «Già da dicembre il sindaco Fabio Bertarini ha denunciato alle autorità competenti quello che sta accadendo. Si tratta di una situazione che ovviamente non possiamo accettare, io stesso ho segnalato la questione anche al nuovo prefetto. L'Amministrazione ha fatto tutto il possibile per arginare il fenomeno, che comporta una sensazione di insicurezza tra i nostri cittadini, ma anche un cambio delle loro abitudini. Anche io ero solito passeggiare e percorrere quel ponticello e dopo aver visto cosa succede in quel tratto non lo sto più facendo. Con il sindaco abbiamo verificato che esiste un intenso via vai di macchine: un giorno, nel giro di poco tempo, ne abbiamo contate una ventina che raggiungevano quella zona e se ne andavano pochi istanti dopo, a scambio avvenuto. Come Amministrazione abbiamo denunciato tutto, a questo punto non possiamo fare altro che continuare a sollecitare un intervento delle autorità competenti per risolvere il problema».
Cittadini allarmati
Una realtà che ha allarmato i cittadini, esasperati dalla situazione, che al momento non è ancora stata risolta e potrebbe anche intensificarsi con l’arrivo della bella stagione. Quella che si sta sviluppando a Viganò è solo l’ennesima piazza di spaccio che ha trovato posto nei boschi del Casatese: episodi simili sono stati registrati anche lungo i sentieri di Sirtori e di Santa Maria Hoè e nell’area boschiva al confine tra i Comuni di Barzago, Bulciago e Garbagnate Monastero. Non sono esenti dallo spaccio di sostanze stupefacenti nemmeno i Comuni che si affacciano sulla Statale 36: emblematico il caso della località nibionnese di Mongodio, dove i pusher con il machete spacciavano a pochi passi dalla fermata dello scuolabus.