La scuola riapra per tutti, non solo per pochi
Di Chiara Bertoletti, mamma di Missaglia.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una mamma residente a Missaglia.
Il nuovo DPCM prevede che TUTTI i genitori che NON possono lavorare in smart-working possano chiedere alle scuole la didattica in presenza per i propri figli.
In un batter d’occhio la notizia è girata nei gruppi WhatsApp e una moltitudine di genitori ha iniziato ad inoltrare le richieste…
così le scuole riapriranno solo per alcuni bambini per mezzo del lavoro dei loro genitori, la scuola riaprirà esclusivamente perché indispensabile a salvare l’economia!
Ritengo sia inammissibile e irragionevole chiudere le scuole mantenendo altre attività non indispensabili aperte(centri commerciali, negozi, parrucchieri, ecc): lo Stato, in ottemperanza dell’articolo 28 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, doveva impegnarsi a “fare di tutto per evitare che i bambini smettessero di andare a scuola”.
I modi per tenere aperte le scuole in sicurezza esistono (tamponi periodici di screening per personale e studenti, tampone negativo per uscire dalla quarantena, tanto per citarne alcuni)ma si è preferito RIchiuderle.
Le scuole devono riaprire, ma devono riaprire per TUTTI!!
Questo provvedimento è lesivo dei diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti: “lo Stato – come riporta l’articolo 2 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia – deve impegnarsi a garantire tutti i diritti ad ogni bambino, senza DISTINZIONE”. Invece sta individuando bambini di serie A che hanno diritto ad una scuola in presenza, e bambini di serie B ai quali questo diritto viene negato a causa della scarsa importanza attribuita ai loro genitori nel contribuire alla produttività del paese in cui vivono!
Fermatevi prima che sia troppo tardi!
Chiara Bertoletti, mamma di Tommaso(8anni),Diego(4anni) e Filippo(4anni) che hanno il diritto di tornare a scuola, esattamente come TUTTI gli altri bambini!