A quale donna intitolereste una via (o una piazza) di Merate? Mandateci le vostre segnalazioni
Potete mandarci le vostre candidature via mail a redazione@giornaledimerate.it oppure al numero Whatsapp 334-6860048.
A quale donna e vorreste fossero intitolati gli spazi pubblici della città di Merate? E’ la proposta che il Giornale di Merate e Primamerate.it lanciano ai lettori che volessero buttarsi con noi nell’avventura di scoprire nomi e storie di donne cui dedicare spazi, edifici e monumenti cittadini rimasti orfani di una dedica (potete mandarci le vostre candidature via mail a redazione@giornaledimerate.it oppure al numero Whatsapp 334-6860048).
Solo una donna laica, le altre sono sante o Madonne
Nello stradario comunale infatti, gli uomini, lo abbiamo sottolineato nel servizio pubblicato sul numero di martedì del Giornale di Merate, fanno la parte del leone: su 249 toponimi cittadini solo 17 sono infatti dedicati al gentil sesso. Se poi si eccettuano quelli dedicati a sante e madonne una sola via - Maria Gaetana Agnesi - porta il nome di una laica. A dire il vero all’elenco dei toponimi femminili andrebbero aggiunti altri due nomi di donne che però nello stradario non compaiono perché «nascoste» all’ombra dei cognomi dei mariti (lo spiegheremo sul Giornale di Merate in edicola martedì 9 marzo 2021).
Una piccola grande battaglia culturale
Raccogliendo la suggestione lanciata da Annamaria Vicini, che è membro dell’Associazione Toponomastica Femminile, e sull’esempio del sindaco di Brivio Federico Airoldi, che nei giorni scorsi ha deliberato di intitolare sei strade del paese rivierasco ad altrettante donne illustri, abbiamo deciso di fare nostra questa piccola battaglia culturale invitando i lettori a suggerirci profili di donne - non solo di respiro nazionale ma anche e soprattutto locale - da sottoporre all’Amministrazione comunale quali candidate di future dedicazioni.
Da Cristina Belgiojoso a Margherita Hack
Un modo per riscoprire storie pressoché sconosciute ma meritevoli di essere ricordate. Del resto, in passato, a sfuggire all’anonimato erano solo e per lo più nobildonne del calibro della contessa Maria Lavagetto Perego che, morta nel 1968 senza figli ed eredi, decise di lasciare la villa di Cicognola alla Chiesa con il vincolo di destinarla ad istituto di formazione religiosa. O nobildonne come Cristina Belgiojoso, patriota, giornalista e scrittrice che partecipò attivamente al Risorgimento. Venendo a tempi più recenti come dimenticare l’astronoma Margherita Hack che nella succursale cittadina dell’Osservatorio astronomico di Brera lavorò dieci anni, dal 1954 al 1964, come ricordato nel libro «I mestieri della scienza - Idee per diventare astrofisico». O Giulia Maria Crespi, meratese di nascita, imprenditrice e fondatrice del Fai morta lo scorso anno all'età di 97 anni.
L'esempio di Laura Crippa, lungimirante assessore ai Servizi sociali
A dire il vero la nostra ambizione, ma sarebbe forse meglio dire speranza, sarebbe quella di riuscire a «scovare» e valorizzare figure tutte meratesi. Impossibile non pensare per esempio a Laura Crippa, lungimirante assessore ai Servizi sociali, nonché Cavaliere della Repubblica - «dopo l’ingegner Luigi Zappa, la figura più importante che Merate abbia mai avuto» aveva detto di lei l’ex sindaco Mario Gallina - che ha creato dal nulla un assessorato che prima di lei non aveva neppure dignità politica. Alle sue felici intuizioni, antesignane rispetto all’epoca e difese con indomita caparbietà, si devono molte delle più importanti e preziose istituzioni cittadine: l’asilo nido consortile, il Centro socioeducativo di Brugarolo, il servizio di assistenza domiciliare, il centro anziani e quella che poi è stata chiamata l’Università della terza età. Ma chissà quante nobili figure, nell’animo s’intende, si sono prodigate nei settori più diversi - dalla medicina alla cultura, dall’imprenditoria al volontariato - rendendosi meritevoli di perpetua memoria.
Mandateci le vostre segnalazioni!
Lasciamo ai meratesi l’iniziativa di segnalarcele permettendoci di riscoprirne e valorizzarne la memoria. Scriveteci a redazione@giornaledimerate.it oppure al numero Whatsapp 334-6860048.