Coronavirus: stabile la situazione a Merate dove i positivi sono 45
704 pari al 4,77% della popolazione i meratesi che da inizio pandemia hanno contratto il virus.
E' stabile la situazione epidemiologica nella città di Merate dove ad oggi, lunedì 22 febbraio 2021, sono 45 i residenti positivi al Coronavirus. L'aggiornamento, come di consueto, arriva dal sindaco Massimo Panzeri.
Coronavirus: stabile la situazione a Merate dove i positivi sono 45
704 pari al 4,77% della popolazione i meratesi che da inizio pandemia hanno contratto il virus. Si questi 622 sono guariti, 13 negli ultimi giorni. Stabile il numero delle vittime, 37 in tutto dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Cresciuti lievemente in postivi: sono quattro in più rispetto all'ultimo aggiornamento per un totale, come detto di 45 persone. Aumentano anche i meratesi sottoposti alla sorveglianza attiva: sono 59 e di questi 15 di età inferiore ai 20 anni.
"Gli ultimi dati confermano una situazione sostanzialmente stabile - conferma il primo cittadino - Permangono in essere le limitazioni previste per la “Zona gialla” a cui tuttora apparteniamo".
Cosa prevede la zona gialla
In area gialla, è consentito spostarsi tra le 5.00 e le 22.00, all’interno della propria Regione o Provincia autonoma. Resta, invece, il divieto di spostamenti tra regioni, che resta consentito per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Visite ad amici e parenti
Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
Bar e ristoranti
In quest'area è possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5.00 alle 18.00. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande.
La vendita con asporto è possibile anche dalle 18.00 alle 22.00, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
Negozi
Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Scuola
Scuole in presenza al 100% per infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli studenti.
Riaprono i musei
Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all'articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con modalità di fruizione contingentata e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.
Restano chiusi i teatri
Restano sospesi gli spettacoli dal vivo con presenza di pubblico. Resta invece confermata la possibilità di organizzare spettacoli da trasmettere in streaming o di utilizzare gli spazi come ambienti per riprese cinematografiche e audiovisive, nel rispetto delle misure di sicurezza previste per tali attività.
Attività motoria
E' possibile praticare attività motoria ovunque, rimanendo sempre all'interno della propria Regione o Provincia autonoma. Restano però sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP.