La triste vicenda della famiglia di Chignolo, rimasta al freddo con tre bimbi piccoli
Hanno sempre pagato le bollette, ma da ottobre vivono senza riscaldamento perché il proprietario di casa aveva dei debiti pregressi. Tutto quello di cui avrebbero bisogno è qualcuno che gli affitti casa
Hanno sempre pagato le bollette, ma da ottobre vivono senza acqua calda né riscaldamento perché il proprietario di casa aveva dei debiti pregressi con la ditta del metano, che ha tagliato le forniture. Una situazione che da sola basterebbe ad alimentare i timori di una famiglia di origini nigeriane residente a Chignolo d’Isola, se soltanto non si aggiungesse una preoccupazione ulteriore: la possibilità, vista la condizione di indigenza in cui versano, di essere separati con i bambini affidati a un’altra famiglia. A raccontare l'episodio sono i colleghi di primabergamo.it.
L'appello della famiglia di Chignolo
Protagonisti della sfortunata vicenda un uomo di 62 anni, operaio turnista alla Brembo di Mapello, sua moglie di 33 anni e i loro tre bambini di 5, 4 e 2 anni. Nel tentativo di aiutarli, il Centro di primo ascolto della Caritas parrocchiale ha lanciato un appello cercando qualcuno che sia disposto ad affittare loro una casa, possibilmente nell’Isola Bergamasca.
"Su segnalazione dell’assistente sociale comunale sono mesi che stiamo cercando loro una casa, ma senza risultati - hanno spiegato - I privati e le agenzie che abbiamo contattato dicono di non voler affittare a extracomunitari".
Fino ad oggi, a sostegno della famiglia, si sono mosse alcune famiglie della zona, che a volte cucinano loro il pranzo o prestano loro la cucina per preparare i pasti per l’intera settimana che scaldano di volta in volta in un microonde. Tutto ciò che hanno, oltre a una stufetta per scaldare se stessi e l’acqua con cui lavarsi. Se qualcuno è in grado e vuole aiutare questa famiglia, può contattare il Centro di primo ascolto all’indirizzo mail cpacchignolo@gmail.com.