Confcommercio Lecco non supporta la protesta delle aperture del 15 gennaio
Caterisano, presidente Fipe: "Doveroso mettere in guardia e tutelare i propri associati dai grandi rischi che si corrono con questo tipo di manifestazioni".
Confcommercio Lecco non aderirà all'iniziativa di protesta "Ioapro1501", che porterà probabilmente alcuni ristoratori e baristi ad alzare le serrande nonostante i divieti nella giornata di venerdì 15 gennaio 2021.
Confcommercio Lecco non sostiene la protesta
A prendere posizione ufficialmente è stato il presidente della Fipe Confcommercio Lecco Marco Caterisano. "Comprendiamo e viviamo in prima persona la rabbia e la frustrazione che una situazione come questa può generare, ma siamo fortemente convinti che la tutela dei nostri associati debba essere messa al primo posto, anche evitando inutili pericoli - sottolinea Caterisano - Soprattutto in un simile momento, è doveroso da parte di un'associazione mettere in guardia e tutelare i propri associati dai grandi rischi che si corrono con questo tipo di manifestazioni. Lo stile di Fipe e Confcommercio è quello di non strumentalizzare la rabbia delle persone, ma di lavorare in concretezza e nella legalità".
"Il lavoro di Fipe continua incessantemente"
Poi il presidente Caterisano prosegue: "Il lavoro di Fipe Confcommercio continua incessantemente e con grande determinazione da marzo, cercando di fornire il migliore supporto possibile a tutte le attività, nonostante le grandi difficoltà incontrate ai tavoli istituzionali. Misure come il contributo a fondo perduto, il credito di imposta sugli affitti, l’esenzione della Tosap e il rinvio delle tasse - sebbene insufficienti anche di fronte alle richieste che abbiamo fatto - sono tutte merito del duro lavoro svolto da Fipe Confcommercio in questi mesi. Consapevoli dell'insufficienza dei risultati ottenuti, è stato richiesto un incontro urgente con il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli che si terrà nei prossimi giorni: in quella occasione porteremo al tavolo richieste di misure di sostegno più adeguate e certe, oltre a svariate forme di sgravi fiscali"