Cgil Lecco denuncia: "350 operatori sanitari contagiati"
"Se i numeri del contagio non si fermano avremo un collasso della struttura ospedaliera, non potrà più essere garantita l’assistenza alle persone. Gli operatori si ammalano, peraltro non solo a causa del Covid”
“Se l’ospedale è il maggior focolaio di coronavirus della nostra provincia, bisogna capire cosa si fa”. Lello Tramparulo, segretario generale Fp Cgil Lecco, continua a tambur battente a rilanciare l’allarme sull’Azienda socio sanitaria territoriale dove si registrano 350 lavoratrici e lavoratori contagiati dal Covid-19.
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La denuncia della Cgil Lecco: "350 operatori sanitari contagiati"
“È un numero anomalo quello del personale contagiato. Anche metà della Rsu è contagiata. Gli operatori sono letteralmente imbufaliti, negli ultimi giorni la frustrazione ha fatto crescere la rabbia. Con la Camera del Lavoro al nostro fianco, abbiamo già avuto incontri con la Asst e il Prefetto, abbiamo scritto ai sindaci. Oggi si dovrebbe tenere un nuovo confronto in cui chiederemo un tavolo di monitoraggio sulla Asst con tutti i soggetti coinvolti”.
I sistemi di protezione
“Nella prima fase dell’emergenza, le procedure sui dispositivi di protezione sono state qualcosa di scandaloso - prosegue Tramparulo - Ora se i numeri del contagio non si fermano avremo un collasso della struttura ospedaliera, non potrà più essere garantita l’assistenza alle persone. Gli operatori si ammalano, peraltro non solo a causa del Covid”. Rispetto ai tamponi? “Nell’ambito di un percorso di prevenzione, vanno fatti almeno a quelle lavoratrici e lavoratori che sono a contatto diretto con pazienti Covid, altrimenti l’infezione andrà avanti all’infinito. Molti operatori – continua – hanno paura di rientrare a casa e di contagiare i propri cari. Per questo abbiamo esortato la Asst a sottoporli ai tamponi”.