L'allarme del sindacato: "Prospettive fosche per la Icar"
Per giovedì sono confermate le assemblee con i lavoratori e l’incontro con i rappresentanti della IV Commissione della Regione Lombardia
"I lavoratori della Icar sono in mezzo a un guado pericoloso. Secondo quanto dichiarato dalla liquidatrice, Andrée Luraghi, ai rappresentanti di Fim Cisl Mbl, Fiom Cgil Brianza e Rsu, nell’incontro che si è tenuto il novembre, al momento non ci sono prospettive industriali per l’azienda né retributive per i lavoratori". E' un quadro preoccupante quello descritto dalla Cisl Monza Brianza Lecco in merito alla situazione della Icar Sapa, società storica di Monza che occupa circa 220 lavoratori tra Monza e Villa D’Adda .
L'allarme del sindacato: "Prospettive fosche per la Icar"
«L’esito dell’incontro – è scritto in un comunicato diffuso dalle organizzazioni sindacali – ha ravvisato una situazione drammatica e complessa. Non si sta realizzando quanto auspicato e atteso sia economicamente, sia per una eventuale continuità produttiva».
La liquidatrice ha affermato che si aspettava una situazione di cassa migliore. Quindi è stata in grado di garantire solo metà stipendio di ottobre. «I dipendenti che hanno lavorato – osserva Gabriele Fiore Fim Cisl Mbl – hanno così ottenuto solo metà retribuzione del mese scorso e non è stato garantito loro neppure il pagamento dello stipendio di novembre che, fra pochi giorni, maturerà. Una situazione delicata che lascia le famiglie senza un reddito».
Non molto migliore la situazione di chi era in cassa integrazione. La liquidatrice ha confermato di non aver anticipato l’assegno, ma ha assicurato di aver inviato all’Inps di Monza i cedolini per il pagamento diretto della Cig. «Questo è un piccolo passo avanti – continua Fiore – perché permette il pagamento degli ammortizzatori sociali relativi a settembre e ottobre. Come sindacato faremo di tutto per sollecitare l’Inps affinché il versamento sia il più rapido possibile».
Assemblee e incontro con i rappresentanti della Regione
Purtroppo la liquidatrice ha comunicato anche che, al momento, non ha avuto alcun contatto serio per l’acquisizione dell’azienda che, lo ricordiamo, è una società storica di Monza che produce condensatori. «Questo – conclude Fiore – è motivo di ulteriore preoccupazione. L’attuale situazione non può che portare alla procedura concorsuale. Se così si apre una fase in cui dobbiamo cercare di sostenere i lavoratori attraverso soluzioni occupazionali o ammortizzatori sociali».
Intanto giovedì sono confermate le assemblee con i lavoratori e l’incontro con i rappresentanti della IV Commissione della Regione Lombardia (che si occupa di crisi aziendali). Venerdì 27 poi ci sarà un nuovo incontro con la liquidatrice.