Un Cristo con materiale di recupero per le vittime del Coronavirus FOTO
L'opera, dal grande valore simbolico, è stata realizzata da Livio Ghidelli.
Un Cristo realizzato con tubi, rivetti e materiale di recupero, in memoria delle vittime del Coronavirus ma anche come segno, da lasciare ai posteri, di questa immensa tragedia che anche la Brianza sta vivendo. L'idea l'ha avuta Livio Ghidelli, storico militante della Lega di Viganò e ambulante nei mercati del Lecchese.
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Un gesto dal forte valore simbolico
"L'ispirazione mi è venuta perché qualche tempo fa, in Valle Santa Croce, mi ero imbattuto nel Cristo della Peste. E allora mi è venuta l'idea di lasciare qualcosa ai posteri a memoria di questo momento: essendo chiusi in casa ci si è dovuti arrangiare con quello che si ha a disposizione. Ovviamente è un tributo alle vittime: questa tragedia mi tocca particolarmente perché sono nato a Casnigo, in Val Seriana, e a quella terra sono ancora molto legato" ha raccontato Ghidelli.
Il Cristo del Coronavirus
Il Cristo è stato posizionato sul muro che costeggia via Manzoni, nel centro di Viganò. "L'ho costruito con il materiale che avevo in casa, mi sono dovuto un po' adattare. Per creare la testa ho dovuto tagliare un tubo, lo stesso per le braccia, le gambe... E' un gesto semplice, dedicato a chiunque soffra per questa tragedia. In futuro, passandoci davanti, ci ricorderemo di quello che abbiamo vissuto e ci fermeremo per una preghiera".