Carlo Acutis, scomparso al San Gerardo, sarà beato
La sua tomba aperta ad Assisi avrebbe mostrato il corpo incorrotto
Carlo Acutis, il 15enne morto nel 2006 al San Gerardo, il 10 ottobre verrà beatificato. Intanto ad Assisi è stata aperta la tomba e il suo corpo secondo alcuni sarebbe risultato incorrotto.
Carlo Acutis, il corpo del beato
A dieci giorni dalla beatificazione è stata aperta ieri, lunedì, ad Assisi la tomba del giovane Carlo Acutis, morto nel 2006 a soli 15 anni all’ospedale San Gerardo per una leucemia fulminante. E il suo corpo secondo alcuni si sarebbe presentato incorrotto e altresì il suo volto sereno.
La salma sarà così esposta alla venerazione dei fedeli fino al 17 ottobre con l’augurio, così come auspicato dalla madre del ragazzo Antonia Salzano, che tutti coloro che lo hanno preso a modello possano elevare al cielo con più fervore le preghiere a Dio.
Nel 2006 la morte al San Gerardo
Carlo Acutis è nato a Londra il 3 maggio del ’91 mentre i suoi genitori si trovavano nella capitale per motivi di lavoro. Cristiano devotissimo, ha manifestato fin da piccolo una la grande e profonda spiritualità, non mancando mai al quotidiano appuntamento con la messa e la recita del rosario – era solito chiamare l’eucaristia “la mia strada verso il Cielo” – e un’attenzione particolare ai poveri e ai bisognosi.
Il 12 ottobre 2006, ammalatosi improvvisamente di leucemia fulminante, è morto dopo un ricovero durato solo tre giorni al San Gerardo e dopo aver offerto le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa.
Dall’aprile del 2019 il suo corpo si trova nel santuario della Spogliazione ad Assisi.
Patrono di Internet
Sportivo e appassionato di computer, Carlo Acutis ha sempre inteso l’uso del web come un mezzo per diffondere la fede: sua la mostra “Segni”, dedicata ai miracoli eucaristici e divenuta celebre in tutto il mondo. Papa Francesco, che lo ha dichiarato venerabile nel 2018, nella lettera Christus vivit rivolta ai giovani del mondo lo ha pure presentato come modello di santità giovanile nell’era digitale, tanto che in molti lo vorrebbero come patrono di Internet.
E anche dall’Ufficio delle cause dei santi dell’Arcidiocesi di Milano è stato sottolineato come la sua fama di santità sia esplosa a livello mondiale in modo misterioso come se qualcuno volesse farlo conoscere.
Il miracolo attribuito
Il 21 febbraio papa Francesco ha riconosciuto il miracolo a lui attribuito, aprendo la strada alla sua beatificazione. In particolare il miracolo è avvenuto in Brasile dove un bambino di 10 anni affetto da una gravissima anomalia al pancreas è guarito dopo aver toccato un pezzo di una maglia di Carlo.
Il dubbio sul corpo
A fronte di quanti hanno sostenuto che il corpo del 15 fosse incorrotto è arrivata la dichiarazione della diocesi di Assisi che ha voluto specificare come la sua salma, al momento della riapertura della tomba, sia stata trovata “integra, intera, ma non incorrotta”.
Rimane altissima l’attesa in tutto il mondo per il giorno ufficiale della cerimonia di beatificazione. Per la prima volta nella storia si vedrà infatti un beato vestito in jeans, felpa e scarpe da ginnastica.