Barzanò

La realtà virtuale applicata all'ipnosi: il Cab Polidiagnostico fa scuola

Dopo il successo del primo open day, nuova proposta a metà ottobre

La realtà virtuale applicata all'ipnosi: il Cab Polidiagnostico fa scuola
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L'uso della realtà virtuale nella tecnica dell'ipnosi, applicata alla psicoterapia. Ancora una volta l'innovazione fa da padrona al Cab Polidiagnostico di Barzanò. E' la dottoressa Roberta Sala, psicologa e psicoterapeuta in forza al centro, a promuovere questo interessante campo di ricerca che venerdì è sfociato in un open day al quale ha partecipato un nutrito gruppo di persone, desideroso di conoscere i passi avanti fatti nel campo della psiche. Una psiche sempre più guidata attraverso strumenti innovativi.

La realtà virtuale applicata all'ipnosi: il Cab Polidiagnostico fa scuola

Dimostrazione ne è stata, durante la giornata aperta, una lezione pratica di realtà virtuale, con ciascun paziente che ha indossato il visore per effettuare una dimostrazione durata circa 40 minuti. Spiega Sala: «Gli interessati si sono cimentati con esperienze immersive, per esempio, brevi filmati che magari raccontavano una storia, una camminata in montagna, un eroe che batteva un drago». E i riscontri sulla mente si sono verificati fin da subito. «Il vantaggio della realtà virtuale applicata all'ipnosi, di fatto, consiste nella multisensorialità, che a sua volta permette di trovarsi ancora più immersi nelle esperienze. E' in grado di amplificare emozioni e associazioni - racconta sempre l'ipnotista di stampo ericksoniano - Da qui, poi, parte un lavoro che attiva risorse nella persona aiutandola a leggersi meglio nel quotidiano. Così diminuisce l'ansia e si crea maggior benessere. Insomma, nasce una vera e propria trasformazione, soprattutto nel modo di percepire il mondo interno e gli altri». Intanto, visto il successo registrato venerdì, l’open day farà il bis a metà ottobre: stesso posto, format e obiettivo

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