Domenica 23 novembre 2025, lo spazio La Piccola di Lecco ha ospitato la prima edizione del Lario Wine Fest, registrando un’ottima partecipazione e confermandosi come nuovo punto di riferimento per la valorizzazione dei vini e dei prodotti del territorio lariano.
L’evento, organizzato dal Consorzio Terre Lariane IGT, ha inaugurato il nuovo spazio riqualificato, un palcoscenico dedicato a far incontrare territorio e persone. Alle 11, la portavoce del Consorzio, Claudia Crippa, ha aperto la giornata alla presenza dell’assessore Giovanni Cattaneo, di Giacomo Moioli, Ester Sala, Paolo Vallara, e di tutti i consorziati e produttori presenti.
Successo per il Consorzio IGT Terre Lariane al Lario Wine Fest nello spazio La Piccola a Lecco
“Un lavoro di squadra tra produttori, comunicazione e assessorato che ha reso possibile Lario Wine Fest”, ha dichiarato Crippa. L’assessore Cattaneo ha sottolineato come l’evento rappresenti “un’occasione per essere da esempio per future iniziative che coinvolgano città, cittadini, istituzioni e il settore del turismo e dell’enogastronomia, aprendo anche nuove opportunità professionali per le nuove generazioni”.
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Numeri importanti hanno accompagnato il successo della manifestazione: oltre 150.000 visualizzazioni social dei contenuti pre-evento, un’esposizione mediatica concentrata su Lecco, Milano e Como, con un focus su un pubblico giovane, tra i 30 e i 45 anni, interessato alla produzione locale e al consumo consapevole. L’evento è stato sold out, confermando l’efficacia della strategia di valorizzazione territoriale portata avanti da IGT e TCONNETTO, co-produttore del format da quattro anni.
Durante la giornata, Giacomo Mojoli, designer e ideatore del format, ha evidenziato l’importanza della relazione come chiave per trasformare un’idea in progetto concreto. “Ogni realtà produttiva del Lario, dal vino al food, attraverso la propria identità e unicità, può contribuire all’evoluzione del mercato e del territorio in cui opera”, ha spiegato Mojoli.
Il pubblico ha potuto degustare oltre 400 assaggi, con 50 etichette e 22 cantine presenti. Grande apprezzamento per il piatto “Identità Lariane”, composto da cinque crostoni di pane rustico accompagnati da specialità locali: ragù di pesce di lago, caprino all’aglio orsino, composta di cipolla, mostarda di zucca e ragù con luganega di Monza.
Non sono mancati i momenti di approfondimento: la via dell’olio, guidata dall’agronomo Riccardo Pozzi, ha permesso ai partecipanti di scoprire l’olio prodotto da Montevecchia a Perledo, valorizzando la coltivazione locale e promuovendo un consumo consapevole.
Vino e gastronomia del Lario si sono così unite in un’esperienza di gusto e sapore che ha interpretato l’enogastronomia in modo semplice, unico e consapevole, all’insegna del “ben fatto”. L’attenzione è già rivolta alla seconda edizione del Lario Wine Fest nel 2026, che si preannuncia ancora più ricca di contenuti e sorprese.