L’anfiteatro del Fontanile a Montevecchia non ha ancora visto la luce eppure c’è qualcuno che già non apprezza il progetto. Si tratta dello storico sindaco di Montevecchia Eugenio Mascheroni, che vorrebbe preservare la fisionomia di quell’area «senza consumare suolo». Nell’area che ospita gli impianti sportivi e le scuole, l’Amministrazione di Ivan Pendeggia intende rendere meno scoscesa la riva, realizzare un anfiteatro, in parte verde, con un sentiero per raggiungerlo fruibile anche a chi ha difficoltà motorie.
Mascheroni non apprezza il progetto del Fontanile
«Alla fine degli anni Sessanta, quando il Comune acquisì dei terreni agricoli privati al Fontanile, iniziammo a pensare di spostare in quell’area la scuola e poi, negli anni successivi, la zona si sviluppò ulteriormente con l’asilo, la palestra e il centro sportivo – ricostruisce Mascheroni, sindaco del Colle dal 1967 al 2001 – Organizzammo una merenda, o forse è meglio dire un pic-nic rinforzato in pieno stile montevecchino, chiedendo a tutti i cittadini se fossero d’accordo a costruire lì i servizi. Tutti condivisero questa idea, ma mi ricordo bene che uno dei punti centrali fu il mantenimento della discesa nell’enorme pratone».

Qualcosa di simile, ricorda Mascheroni, era avvenuto anche con la consultazione popolare che nel 2019 aveva portato i montevecchini a scegliere dove realizzare la nuova biblioteca, poi mai andata in porto: «L’ex sindaco Franco Carminati lanciò due proposte, ipotizzando un nuovo edificio nell’area verde vicino alla Casetta o in quella vicino alla palestra. Vinse la seconda opzione e secondo me anche quella presa di posizione stava ad indicare che i montevecchini volevano preservare la riva verde e il suo paesaggio». In quel caso i voti arrivarono via Whatsapp oppure vennero imbucati in un’urna in aula civica.
“Perché non indire un referendum e far decidere i cittadini”
Quello che conta, per Mascheroni, fu l’approccio democratico con cui venne affrontata la vicenda, chiedendo un parere ai cittadini. «Mi chiedo perché, anche in questo caso, non sia stata presa in considerazione l’ipotesi di un referendum. I montevecchini che si erano espressi nel ‘69, prima di realizzare la scuola, sono tutti anziani o addirittura morti, negli anni c’è stato un bel ricambio ed è arrivata tanta gente da fuori. Proprio a loro bisognerebbe chiedere cosa ne pensano prima di dar vita a questo nuovo progetto» propone Mascheroni.
Lo storico sindaco, dal canto suo, non apprezza per niente il progetto dell’anfiteatro. «L’impresa che porterà la terra, ovviamente, eviterà i costi di smaltimento che avrebbe pagato portandola in discarica – aggiunge – Noi intanto però consumiamo suolo, perché comunque ci sarà il sentiero e parte delle sedute dell’anfiteatro saranno in cemento».
“Chiedete ai cittadini cosa vogliono!”
Secondo Mascheroni, quindi, l’area andrebbe lasciata così com’è: «Perché snaturare quel piano e quella vista? Perché sconvolgere il paesaggio? Non sono certo l’unico a pensarla così!».
Impossibilitato a presenziare all’assemblea cittadina dello scorso venerdì, lo storico sindaco lancia quindi un appello: «L’Amministrazione valuti l’idea di un referendum. E’ importante chiedere ai cittadini cosa vogliono».