Isola ecologica, Rocca risponde a Toto: “Non disponibili a pagare maggiori costi per utilizzare una struttura di nostra proprietà”. Riceviamo e pubblichiamo la replica del sindaco di Osnago, Felice Rocca, alle dichiarazioni di Gennaro Toto, primo cittadino di Cernusco Lombardone, in merito alla questione sull’utilizzo dell’Isola ecologica, di proprietà al 50% dei due Comuni.

Isola ecologica, Rocca risponde a Toto
Di seguito il testo integrale:
“Gentile Redazione,
ho letto, senza alcuno stupore, l’articolo sulla polemica lanciata dal sindaco di Cernusco in merito al rinnovo della gestione della piattaforma ecologica intercomunale, di proprietà dei comuni di Osnago e Cernusco. La questione mi era stata anticipata dallo stesso sindaco ai margini di un incontro su un altro argomento; in quell’occasione, a fronte della mia risposta non positiva alle richieste avanzate, mi aveva già preannunciato che avrebbe fatto ricorso alla stampa.Mi preme precisare che, successivamente all’articolo, il Sindaco Toto si è affrettato a chiarire, con una telefonata diretta, che le dichiarazioni da lui rilasciate non dovevano finire subito sul giornale, ma avrebbero dovuto attendere prima un tavolo di confronto anche con il Sindaco di Montevecchia (analoga cosa è stata riferita dal sindaco Toto al collega Pendeggia). Il Comune di Montevecchia, infatti, condivide l’uso della piattaforma con noi due proprietari della struttura.
La vostra giornalista, tuttavia, mi ha più volte ribadito che mai nelle dichiarazioni del sindaco di Cernusco vi è stato il riferimento ad attendere questo incontro per la loro pubblicazione. Andando oltre le giravolte comunicative, e sebbene mi fossi ripromesso di intervenire solo nelle sedi deputate per non essere trascinato in una polemica strumentale, vorrei, se mi è concesso, entrare nel merito della questione per una replica puntuale.
La piattaforma ecologica unica è il frutto di una visione illuminata di cooperazione intercomunale e di condivisione di servizi, che abbiamo ereditato dagli amministratori del passato, proprio come avvenuto per la scuola media consortile di Moscoro.
La scelta del sito ricadde sull’area industriale di Cernusco, praticamente a ridosso dei due comuni: il confine con Osnago dista pochi metri in linea d’aria e meno di 300 metri su strada veicolare. L’area era però quella abbandonata del vecchio depuratore, ormai dismesso, e presentava importanti problemi di bonifica, di gestione delle acque reflue e di regimentazione del limitrofo torrente Molgora.
Qualche anno fa, nel 2021, l’area venne definitivamente acquistata dalle due amministrazioni, con un investimento condiviso al 50%. Fu quindi completamente progettato il recupero che, grazie a un importante sforzo economico di entrambi, venne realizzato da Silea. Si adottò un modello allora innovativo — e poi mutuato per le altre piattaforme — che prevedeva i lavori appaltati dall’azienda per una successiva convenzione di gestione della struttura.
Il piano dei costi di gestione stabiliva l’ammortamento dell’investimento (che terminerà nel 2029) con una ripartizione al 50% tra i due Comuni. La richiesta di adesione avanzata nel frattempo dal comune di Montevecchia (con l’allora sindaco Carminati) fu accolta con positiva disponibilità dagli allora sindaci Brivio e De Capitani. La decisione fu presa anche alla luce della richiesta di Silea di accorpare le piattaforme ecologiche dei vari comuni della provincia di Lecco. Da quel momento, Montevecchia cominciò a contribuire per 1/3 alla ripartizione delle spese di ammortamento.
Diversamente dai costi di investimento, nella convenzione fu correttamente prevista una ripartizione dei costi ordinari basata sul numero di abitanti. Pertanto, il comune di Osnago contribuisce alla grande copertura oraria/giorni di apertura settimanale con una quota già superiore rispetto agli altri due comuni.
Cercando di riassumere: il comune di Osnago ha investito, senza alcuna remora e nell’ottica della cooperazione intercomunale, nel recupero di un’area degradata nel comune di Cernusco; è proprietario della struttura al 50% e copre i costi maggiori per garantirne l’apertura a vantaggio di tutti gli utilizzatori.
Il mio comune si è reso inoltre subito disponibile, e continua a esserlo, a contribuire per il 50% (o per 1/3 qualora anche il Comune di Montevecchia aderisse) per intervenire sulla sistemazione della strada di ingresso e di uscita dalla struttura, oggettivamente e profondamente ammalorata. Saremmo disponibili anche a contribuire alla sistemazione dei 100 metri di strada comunale di Cernusco che precedono l’ingresso della piattaforma ecologica, tenendo però in debito conto che si tratta dell’accesso alla loro area industriale, settimanalmente percorsa da TIR, al servizio delle industrie presenti, che sono la causa principale del suo degrado.
Non è invece disponibile, a fronte della richiesta del sindaco di Cernusco (condivisa anche con il resto della sua attuale amministrazione?), a dover pagare maggiori costi per utilizzare una struttura di sua proprietà, né tantomeno a concedere spazi esclusivi (l’opzione richiesta era addirittura per il sabato mattina), con oneri a carico anche dei cittadini di Osnago.
Le motivazioni addotte per tale richiesta sarebbero le lunghe code e attese che comportano disagi ed inquinamento solo per Cernusco. Ci si chiede, infatti, se queste code vedrebbero in attesa solo i cittadini di Cernusco, mentre quelli di Montevecchia e Osnago entrerebbero subito da ingressi dedicati.
In realtà, come potreste testimoniare con un servizio ad hoc, queste attese sono sporadiche, si verificano al più il sabato mattina e sono comunque brevi (al massimo un paio di minuti di attesa). Tali rallentamenti sono dovuti, quasi totalmente, al nuovo totem installato da Silea con i fondi del PNRR. Insomma, il rischio è che questo tentativo possa avvelenare i pozzi di un ottimo servizio condiviso che, finora, ha portato assoluti benefici in termini di costi ridotti per le amministrazioni, qualità del servizio e ampi orari/giorni di apertura a tutti i cittadini delle tre comunità.
Concludo ricordando come il medesimo spirito di condivisione di servizi sia da noi dimostrato, e continuerà a esserlo, con la scuola media (o, per essere corretti, scuola secondaria di primo grado) di Moscoro. Questa struttura è situata sul territorio di Cernusco, ma è di proprietà di quattro comuni con quote diverse: minoritarie per Cernusco e Montevecchia, maggioritarie per Lomagna e Osnago.
In termini di popolazione studentesca effettiva, il comune di Osnago copre da solo oltre il 30% dei costi ordinari di mantenimento della struttura, a fronte del 21% circa sostenuto dal Comune di Cernusco (dati 2024). È però significativo evidenziare come la palestra annessa, in orario extrascolastico, sia utilizzata invece per quasi l’80% dal comune di Cernusco, a causa della mancanza di una palestra comunale di sua esclusiva proprietà.
Questo, per noi, significa condividere servizi e aiutarsi tra comuni contermini, senza rivendicazioni di alcun genere. È una strada tracciata che arriva dal passato e che, mi auguro, potremo continuare a perseguire. Sperando di non aver annoiato i vostri lettori, vi ringrazio per il lavoro di informazione che settimanalmente svolgete.
Felice Rocca, Sindaco di Osnago”.