Il caso

A Casatenovo chiude la scuola primaria di Crotta, scoppia la polemica

Grande l'amarezza dei genitori, convocati ieri sera da dirigente, sindaco e assessore per prendere atto di una decisione ormai presa. Critica la minoranza CasateSi nei confronti dell'Amministrazione comunale

A Casatenovo chiude la scuola primaria di Crotta, scoppia la polemica

A partire dall’anno scolastico 2026-2027 la primaria di Cascina Crotta a Casatenovo non esisterà più. La decisione è arrivata nei giorni scorsi, su proposta della Giunta comunale e accolta, seppur con una marcata divisione, dal Consiglio d’istituto che si è riunito mercoledì 1° ottobre 2025.

E non sono mancate le polemiche, soprattutto da parte dei genitori, che nella serata di ieri, venerdì 10 ottobre 2025, hanno affisso alcune cartelli di protesta in concomitanza con l’incontro che si è tenuto alla presenza di dirigente scolastica, sindaco e assessore all’Istruzione.

Scuola primaria di Crotta, chiusura e polemiche

A motivare la scelta dell’Amministrazione comunale sono state innanzitutto le indicazioni regionali nell’ambito dell’organizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa, che invitano a risparmiare spazi dove sia possibile farlo.

La riflessione fatta dalla Giunta è questa: «Il Comune di Casatenovo è proprietario di sei edifici adibiti a sede scolastica, nel plesso in località Cascina Crotta sono attualmente attive quattro classi e nello stesso plesso altre quattro sono libere e inutilizzabili.

Nel plesso scolastico di via Giovenzana sono attualmente occupate sei aule, a fronte di una disponibilità complessiva di undici: cinque sono attualmente libere».

Fatti quattro conti, considerato anche il calo demografico su cui per altro ha posto l’accento anche il gruppo di minoranza CasateSi nel suo ultimo comunicato di critiche all’Amministrazione, dal prossimo anno conviene sopprimere il plesso di Crotta e concentrare tutti gli alunni del centro paese in via Giovenzana.

Con conseguenti vantaggi sul fronte dei costi energetici, di manutenzione ordinaria e straordinaria e di gestione del trasporto scolastico.

La proposta della Giunta è stata poi sottoposta al Consiglio d’istituto, che si è riunito mercoledì: otto membri hanno votato a favore, uno contro, sette si sono astenuti perché non hanno avuto «la possibilità di approfondire e analizzare le circostanze emerse per poter esprimere un parere totalmente informato».

Il Consiglio, presieduto da Roberta Pirotta, ha insomma espresso parere favorevole, con una postilla, questa sì espressa all’unanimità: «Che quantomeno parte delle risorse economiche che verranno risparmiate grazie alla chiusura del plesso vengano reinvestite per l’ammodernamento dei plessi rimanenti e per il miglioramento dell’offerta formativa dell’istituto comprensivo, non solo in termini di strutture, ma anche di servizi».

Polemiche da genitori e opposizione

Nella serata di ieri, venerdì, i genitori hanno incontrato la dirigente scolastica, il Consiglio d’istituto, il sindaco Filippo Galbiati e l’assessore Enrica Baio. Un incontro in cui, di fatto, sono stati messi al corrente di una decisione già presa, senza la minima condivisione.

Polemica anche la minoranza, che ha diffuso un comunicato proprio su questa vicenda.

Angelo Perego, capogruppo di minoranza

Leggiamo con molto interesse il dibattito cittadino su un tema fondamentale per il nostro territorio: la scuola! Si parla della primaria di Crotta, ma in realtà, la questione è ben più ampia. Facciamo un passo indietro.
Nel Consiglio Comunale straordinario del 1° ottobre 2024, da noi richiesto, l’obiettivo non era solamente un focus in merito all’emergenza del crollo e della sua gestione, ma, altresì, quello di evidenziare all’amministrazione l’opportunità di ripensare seriamente “la scuola” nel nostro territorio in ragione dello stato di conservazione degli edifici, dei costi di gestione e manutenzione degli stessi e dei dati anagrafici.
Troppi, a nostro avviso, i milioni di euro di manutenzione ordinaria/straordinaria spesi su vecchi edifici scolastici; interventi rappresentati in quella sede quale vanto dell’attuale maggioranza. A cosa ci hanno portato? Rattoppare vecchi edifici è forse sinonimo di investire nell’edilizia scolastica oppure è una mancanza di visione futura di pianificazione ed ottimizzazione delle risorse?
Il grave problema di oggi non è tanto la scelta di chiudere una scuola, nei fatti, diventa una scelta “obbligata” e figlia di una mancanza di pianificazione strategica a medio lungo termine. Sono i dati a confermarlo: bilancio comunale in costante sofferenza, dati anagrafici che evidenziano un calo delle nascite, costi elevati di manutenzione delle strutture.
Contestiamo il metodo. Si ripete la cattiva abitudine di gestire “in emergenza” problemi noti che vengono affrontati solo quando ormai è tardi (settembre per ottobre) o non sono più ulteriormente differibili. Dov’è la pianificazione, dov’è il “senso del governare”, dov’è soprattutto la trasparenza?
È inutile nascondersi dietro a un foglio di carta. È inevitabile che alcuni servizi, tra i quali la scuola, prenderanno direzioni che sono frutto dei cambiamenti socio-culturali, economici, demografici e non ultimo, della gestione che ne è stata fatta.
Un altro esempio, il cantiere del duomo della nuova faraonica scuola media che fu progettata nell’ormai lontano 2019 con una dotazione prevista di 16 aule e 6 laboratori,
attualmente la scuola secondaria di Crotta conta 13 classi e, in proiezione, il calo demografico è il medesimo che sta interessando la primaria. Quando verranno trovati i soldi per ultimare l’opera quante classi saranno vuote? Parliamo di un edificio nuovo costato lacrime e sangue ai Casatesi.
Cittadini chiedete! Quanto costa questa scuola? Quando sarà ultimata?
E qui si innesta poi l’altro importante tema: la trasparenza. Ci siamo accorti solo ora che è necessario chiudere un plesso? Il Consiglio d’istituto ha votato (01 ottobre), la Giunta ha deliberato (02 ottobre) ed ora dovrà esprimersi la Provincia. Le 79 famiglie che hanno scelto di iscrivere i loro figli al plesso di Crotta lo hanno saputo da un post sui social in data 04 ottobre a firma dell’Assessore ai Servizi Sociali Sig.ra Baio, non eletta da nessun Casatese ma scelta a discrezione del Sindaco, lo stesso Assessore che l’11 settembre scorso accoglieva a Crotta i nuovi iscritti della classe prima augurando un buon anno scolastico. 24 giorni dopo chiudeva per sempre quella scuola.
Come minoranza eravamo informati dei ragionamenti in atto, tuttavia, non una Commissione Consigliare dedicata, non un verbale per ragionare assieme sulla gestione della comunicazione e del cambiamento a tutela delle persone interessate; ci è stato detto, stasera la Giunta delibera.
Le 79 famiglie. Secondo noi, da loro bisognava partire, prima di votare o deliberare, condividere con loro la situazione, spiegare le cause, dare il tempo di decidere consapevoli di tutte le variabili in campo, dove iscrivere i propri figli. Dopo il confronto, dopo il dibattito, dopo la libertà di scegliere consapevolmente, si può votare e deliberare.
Le riunioni convocate di gran fretta per dare spiegazioni a cose fatte servono a poco, anzi, rischiano di peggiorare ulteriormente il clima di tensione.
Ci batteremo nelle dovute sedi per tutelare queste famiglie, la didattica delle 40 ore (cardine della primaria di Crotta), i docenti da mantenere al loro posto, il trasporto scolastico per coloro che hanno scelto Crotta perché impossibilitati a raggiungere altri plessi. A queste famiglie dovrà essere garantito il minor disagio passibile.
La scelta andava spiegata e condivisa con chi a Crotta è iscritto o lavora tutti i giorni, sicuramente non sarebbero stati felici ma, quanto meno, sarebbero stati parte di un cambiamento con onestà intellettuale e trasparenza. Le famiglie avrebbero potuto fare scelte mirate basandosi su strategie di pianificazione a medio-lungo termine, e non su continue emergenze.
Per cui, cari concittadini, cosa possiamo dirvi: continuate a informarvi! A chiedere! Ma soprattutto a partecipare! Altre scelte andranno fatte, sarà fondamentale pensare, ragionare e decidere assieme la scuola del futuro a Casatenovo.
Il gruppo consiliare CasateSi