Riciclo, riuso e sostenibilità i temi al centro dello Swap Party organizzato dal gruppo «Olgiate Cambia Passo» e presentato sabato 4 ottobre 2025 in sala consiliare a Olgiate.
A Olgiate arriva lo Swap Party
Domenica 12 ottobre 2025 nella palazzina all’angolo tra via Canova e viale Sommi Picenardi verranno infatti esposti abiti in vendita o con possibilità di essere scambiati. Ad ogni capo verrà attribuito un gettone, con il quale si potrà acquistare quello che si desidera. I vestiti si potranno consegnare anche la sera prima, mentre gli organizzatori si occuperanno dell’allestimento dell’evento. Non solo Swap Party, sottolineano però gli organizzatori, visto che durante la giornata verranno proposte altre iniziative significative, come la visione di un video di Francesco Meregalli sulle conseguenze del fast fashion e un momento rilassante alla scoperta delle tisane di erbe spontanee.
Un evento per riflettere sull’impatto ambientale dello shopping
Gli organizzatori, rappresentati dal capogruppo Stefano Golfari, da Lara Ghibello e Gabriella Consonni, legate a «Olgiate Cambia Passo», hanno sottolineato l’importante implicazione ambientale dell’evento.
«Il tema ambientale non deve essere faticoso o lontano dalla nostra quotidianità – ha spiegato Ghibello – Lo Swap Party vuole anche portare informazione alle persone che non conoscono il fast fashion e non sanno quanto questo tocchi da vicino il nostro futuro. Abbiamo inoltre coinvolto la Sartoria Sociale Aracne, una cooperativa che da più di un anno si occupa di reinserimento sociale, la quale metterà a disposizione un laboratorio di personalizzazione di jeans, dimostrando che è possibile acquistare con sensibilità ambientale, diminuendo il gap economico tra persone più e meno abbienti ed insegnando a utilizzare risorse locali»
“Vogliamo sensibilizzare sulle piccole cose”
«Un’iniziativa festosa – così l’ha definita Consonni, docente alla facoltà di Agraria – con cui vogliamo sensibilizzare su questi temi riflettendo sulle piccole cose, migliorando il proprio stile di vita, rendendolo più sostenibile attraverso il riuso. Il mio contributo è dato dall’attività di ricerca di bioeconomia, ossia come recuperare materiale, energia e rifiuti da un processo economico e rimetterli in circolo. Racconterò la storia di recupero di scarti di coltivazione della pianta del mais, uno dei cereali maggiormente coltivati sul pianeta e che occupa la superficie più estesa, in particolare delle qualità presenti in Lombardia. Il processo andrà a proporre poi alimenti che hanno caratteristiche nutrizionali migliorate. Ci saranno materiali che si potranno vedere e toccare e si potrà chiacchierare sul come usare le coltivazioni in modo sostenibile, per creare prodotti utili anche alla salute».
Golfari ha infine illustrato gli impressionanti dati europei sull’inquinamento del settore tessile, uno dei comparti industriali più inquinanti al mondo.
Da una parte la moda per le classi più abbienti porta avanti un’ideologia di benessere alimentata dagli influencer, mentre dall’altra il trend del vestito veloce che costa poco e di qualità scadente, ma accessibile internazionalmente, diventa ingestibile. Ora anche a Olgiate l’usato ha un suo spazio di popolarità, che la componente ambientalista di «Olgiate Cambia Passo» ha deciso di promuovere attraverso una proposta concreta e coinvolgente.