Polemica

Antenna di telefonia a Maresso, la minoranza chiede lumi

Nei giorni scorsi i consiglieri hanno infatti protocollato un’interrogazione in proposito

Antenna di telefonia a Maresso, la minoranza chiede lumi

La minoranza torna alla carica per cercare di fare il punto sull’antenna che la società Inwit ha chiesto di poter installare a Maresso. Nei giorni scorsi i consiglieri hanno infatti protocollato un’interrogazione in proposito.

Antenna di telefonia a Maresso, la minoranza chiede lumi

«La pratica presentata dalla società Inwit fa richiesta di installare in via San Francesco a Maresso un’infrastruttura di telefonia 5G; l’impianto, con irradiazioni elettromagnetiche, risulta localizzato in area agricola in contesto di pregio ambientale e in contrasto con il Pgt vigente, soggetta a vincolo ambientale e quindi soggetta ad autorizzazione paesaggistica; la richiesta di realizzazione dell’infrastruttura individua il sito – con coordinate gps – su terreno di proprietà privata, in area agricola e ricadente nell’ambito del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, differentemente da quanto scritto su alcuni documenti che invece lo indicano come “area non soggetta a parco”; il nostro gruppo consiliare aveva segnalato le criticità e le imprecisioni della documentazione e in particolare la mancata segnalazione nel progetto dell’esistenza, a meno di 200 metri lineari, della scuola primaria Aldo Moro di via San Francesco» ha scritto il gruppo, ricordando la raccolta firme, con oltre 400 adesioni, organizzata dai residenti della zona, la netta contrarietà dei cittadini durante l’incontro organizzato dal sindaco Paolo Redaelli e il già annunciato parere contrario all’installazione del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.

«La documentazione presentata appare incompleta e imprecisa, sembra fatta senza una specifica analisi e studio dei luoghi e ciò dà l’idea che possa essere stata inoltrata più per accedere ai fondi Pnrr che per una effettiva necessità di copertura, visto anche che i cittadini non lamentano disservizi. Il Pgt vigente vieta la localizzazione di impianti in aree agricole vincolate e a distanza inferiore ai 200 metri da scuole ed edifici sensibili» ha continuato la minoranza.

Il gruppo ha quindi chiesto lumi su quale parere abbiano espresso l’Amministrazione e gli altri Enti coinvolti e sull’attendibilità della documentazione, «con particolare riferimento a omissione della presenza di luogo sensibile come la scuola primaria Aldo Moro a meno di 200 metri; omissione su alcuni documenti che l’area è inserita in ambito agricolo all’interno del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone; la rappresentazione del progetto risulta approssimativa; sul contrasto del progetto con le norme del Pgt in vigore e con il vincolo ambientale su tutto il territorio; se non ritiene che la presentazione di un progetto approssimativo e con omissioni non possa generare responsabilità amministrative nell’utilizzo dei fondi Pnrr; quali iniziative l’Amministrazione intenda intraprendere per garantire la massima trasparenza; quali azioni ritenga opportuno promuovere, nell’ambito delle proprie competenze per tutelare e difendere: salute pubblica, paesaggio e rispetto delle norme urbanistiche; le motivazioni per cui l’Amministrazione non abbia opposto fin dall’inizio dell’iter un diniego a questo infausto progetto che non presenta utilità per Maresso».