Ha urinato in mezzo alla piazza e rivolto insulti irripetibili alla sindaca. Che a distanza di due giorni ha raccontato l’episodio sulla sua pagina Facebook, raccogliendo decine di messaggi di solidarietà. L’episodio è accaduto a Nibionno e la prima cittadina Laura Di Terlizzi ha concluso il suo messaggio con un appello alla cittadinanza: “Non normalizziamo il disprezzo. Reagiamo con civiltà, fermezza e coraggio”.
Insulti alla sindaca: “Reagiamo con civiltà”
L’episodio, stando a quanto ha raccontato la sindaca di Nibionno, è avvenuto in centro paese nella tarda serata di venerdì scorso. Un soggetto, probabilmente in stato d’alterazione, ha parcheggiato l’auto in una zona vietata ai veicoli a motore.
Ma quando la prima cittadina gli si è avvicinata, la situazione è degenerata. “L’educazione avrebbe suggerito di scusarsi, o perlomeno di mostrare rispetto, ma nulla di tutto ciò. Infatti, il “gentil signore” ha risposto urinando platealmente in mezzo alla strada – ha raccontato Di Terlizzi – Ovviamente urlo che era indecente e alle mie parole indignate, invece di ravvedersi o scusarsi, ha rilanciato con volgarità e con una frase che non dimenticherò facilmente: ti piscio in bocca”.

Un insulto estremamente volgare, che la sindaca ha riportato esplicitamente sui social, ricevendo la solidarietà di numerosi cittadini e di alcuni colleghi amministratori comunali del territorio. “io non resto zitta. Perché tacere equivale a tollerare. E non si può tollerare l’abbrutimento, la mancanza di rispetto verso le istituzioni e il degrado civico” ha proseguito la sindaca, concludendo con un appello ai nibionnesi: “Non normalizziamo il disprezzo. Reagiamo con civiltà, fermezza e coraggio”.
Il post integrale di Laura Di Terlizzi
🔴 Ormai siamo alla follia pura.
Vi racconto questo episodio accaduto venerdì sera, alle 23, in una piazza del nostro comune, dove avevo parcheggiato l’auto al parcheggio limitrofo, ed ero in compagnia dei miei Consiglieri comunali e dove vige un chiaro divieto d’accesso con qualsiasi veicolo a motore
Lì, un cittadino di un paese vicino, ha deciso comunque di entrare con la sua auto. Da Sindaca, mi sono avvicinata con gentilezza per fargli notare l’infrazione.
Motivo del suo ingresso? Doveva prelevare allo sportello bancomat della Banca.
Fin qui, l’educazione avrebbe suggerito di scusarsi, o perlomeno di mostrare rispetto, ma nulla di tutto ciò, infatti, il “gentil signore” ha risposto urinando platealmente in mezzo alla strada.
Ovviamente urlo che era indecente e alle mie parole indignate, invece di ravvedersi o scusarsi, ha rilanciato con volgarità e con una frase che non dimenticherò facilmente:
“Ti piscio in bocca.” (testuale citazione), l’amico in auto gli dice: “È il Sindaco smettila, e lui risponde: *piscio in bocca al Sindaco*”
Sì, avete sentito bene, questo è il livello. E se pensate che, dopo un gesto simile, si sia quantomeno vergognato o abbia mostrato pentimento… vi sbagliate. Solo insulti e volgarità.
Ma io non resto zitta. Perché tacere equivale a tollerare.
E non si può tollerare l’abbrutimento, la mancanza di rispetto verso le istituzioni e il degrado civico.
Questo post non è uno sfogo personale, ma un messaggio chiaro:
– Il decoro pubblico esige rispetto.
– Le regole non sono un consiglio, ma un dovere.
– Le istituzioni meritano dignità, non oltraggi.
Non normalizziamo il disprezzo. Reagiamo con civiltà, fermezza e coraggio.
E lo dico anche ai cittadini: la comunità si difende insieme, con orgoglio e senso di responsabilità.
LASCIO A VOI OGNI CONSIDERAZIONE, IO NON NE HO PIÙ…..