Il continuo e progressivo trasferimento di molte attività sanitarie dall’ospedale di Merate a quello di Lecco costringe i cittadini del meratese a recarsi in auto nel capoluogo; a causa di questo problema, nelle settimane precedenti è stata organizzata una raccolta firme a Merate in piazza Prinetti, che ha visto l’approvazione di più di 500 persone, per ripristinare servizio della navetta tra gli ospedali.
Navetta Lecco-Merate: come funzionava prima e perché è stata soppressa
Il servizio shuttle venne istituito nel 2004 per assicurare il trasporto di materiali e personale ospedaliero tra i due presidi, servizio successivamente esteso ai cittadini bisognosi di accertamenti. La corsa dal presidio di Merate a quello di Lecco e viceversa era gratuita, nonché molto frequentata, e veniva effettuata da lunedì a venerdì con cadenza oraria dall’alba al crepuscolo. Nel febbraio 2015 il sistema venne notevolmente ridimensionato assicurando solo tre corse giornaliere con conseguente diminuzione dell’utilizzo, sicché dal 1 luglio 2022 ogni tragitto fu soppresso definitivamente.
Il comitato per la difesa dell’ospedale di Merate chiede che l’ASST di Lecco si faccia garante e carico di ripristinare il servizio navetta a cadenza oraria. La richiesta va inserita in un contesto preciso, in quanto molti cittadini non riescono più a spostarsi in modo autonomo e non sempre sono supportati dall’aiuto di familiari, e qualora lo siano, subentrano altri problemi tra i quali spicca un traffico sempre più esasperante, tutto ciò favorito dal continuo e progressivo trasferimento di molte attività sanitarie da Merate.
Il comitato, inoltre, ritiene che la spola tra il Manzoni e il Mandic non debba essere integrata nel trasporto pubblico locale, in quanto quest’ultimo nel circondario meratese è un servizio precario e che andrebbe sicuramente potenziato.
Si stima che il costo del servizio navetta ammonti a circa 80.000 euro all’anno, cifra che rappresenta sicuramente una quota trascurabile del bilancio dell’ASST, e qualora lo fosse, un buon numero di firmatari si è dichiarato disponibile a pagare un piccolo contributo annuale per il servizio stesso.