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Pneumologia in affanno, ridotti i posti letto per gli acuti

Permangono le criticità nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Mandic di Merate, il 30 previsto un incontro con i sindacati

Pneumologia in affanno, ridotti i posti letto per gli acuti

Permangono le criticità nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Mandic di Merate, gestito dall’Inrca (Istituto nazionale di riposo e cura per anziani) di Casatenovo.

A confermarlo è una comunicazione inviata nei giorni scorsi dalla direzione dell’Istituto all’Asst di Lecco, in cui si annuncia ufficialmente la riduzione dei posti letto per acuti da 13 a 11, a partire da ieri, lunedì 21 luglio. Una misura resa necessaria dalla persistente carenza di personale, in particolare infermieristico, che da mesi condiziona il funzionamento del reparto.

Pneumologia in affanno, ridotti i posti letto per gli acuti

La comunicazione è firmata dal direttore delle Professioni Sanitarie Moreno Nicolai, dal primario della Pneumologia meratese Daniele Colombo, dalla dirigente dell’Area Infermieristica Antonietta Cresta e dal direttore sanitario dell’Inrca RiccardoLuzi. Il documento evidenzia «l’ulteriore evoluzione delle criticità presso il reparto», con riferimento all’irreperibilità di nuovo personale infermieristico, e precisa che «la riduzione dei posti letto verrà eseguita in maniera progressiva».

 

giovedì del mandic
Il Mandic di Merate

 

Nella stessa missiva si fa riferimento all’attivazione di «un’ulteriore procedura pubblica di selezione concorsuale» per l’assunzione di nuovo personale. Tuttavia, viste le tempistiche che occorrono per avviare questo tentativo, l’Inrca anticipa «l’indizione di procedura di evidenza pubblica per l’esternalizzazione del servizio», in linea con quanto già annunciato nelle scorse settimane.

In sostanza, se non si troveranno candidati tramite concorso, si procederà ad affidare l’incarico a operatori esterni, tramite cooperative o società private. A confermare la difficile situazione è anche Teresa Elmo, segretaria della Funzione Pubblica di Cgil Lecco. «L’Inrca sta facendo il possibile per reperire nuovo personale – ha spiegato – ma ad oggi l’unico dato concreto è la riduzione dei posti letto».

Un incontro in programma il 30 luglio

Intanto, per martedì 30 luglio è stato fissato un nuovo incontro in Prefettura, dove già si erano svolti due tavoli di conciliazione nelle scorse settimane. Proprio in Prefettura, infatti, erano stati avviati a inizio giugno dei tentativi di mediazione tra Inrca, Asst e sindacati, a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte delle sigle Fp Cgil, Cisl Fp e Nursind, sostenute anche dalla Rsu interna.

La mobilitazione dei lavoratori, avviata a fine maggio, era nata a fronte della drastica riduzione di personale: solo quattro infermieri operativi (due dei quali in uscita), il primario Colombo vicino alla pensione, la dottoressa Alessia Fumagalli in partenza a giugno, e turni insostenibili con gravi ripercussioni sulla sicurezza dei pazienti e degli operatori. «Ciò comporta carichi di lavoro ormai insostenibili – si leggeva nella nota congiunta delle tre sigle sindacali – un aumento del rischio di errore e un grave pregiudizio per la sicurezza degli operatori e dei pazienti, spesso in condizioni cliniche complesse».

Le rassicurazioni e i progetti per il futuro

A fronte di questa situazione, per coprire i turni della Pneumologia del Mandic, Inrca aveva dovuto ricorrere al trasferimento di operatori da Casatenovo e usufruire di «prestiti» di personale da parte dell’Asst. In Prefettura, i dirigenti di Asst e Inrca avevano quindi presentato un piano per arginare le difficoltà. L’Istituto si era impegnato a indire un bando di gara per esternalizzare parte del servizio e ad attivare, nei mesi estivi, la ricerca urgente di personale tramite società esterne, così da garantire almeno la programmazione dei turni e le ferie. I sindacati avevano accolto con favore l’impegno, decidendo la sospensione dello stato di agitazione fino al 30 luglio.

A confermare la volontà di rilanciare il reparto era stato anche il direttore generale dell’Asst di Lecco Marco Trivelli, il quale, in un’intervista rilasciata al nostro Giornale, aveva anticipato la sottoscrizione di un’intesa programmatica tra Asst e Inrca. L’accordo avrebbe, tra gli altri obiettivi, l’aumento dei posti letto da 13 a 22, il rilancio della terapia semintensiva respiratoria e la collaborazione in ambito di ricerca e riabilitazione domiciliare. Tuttavia, a oggi, l’unico provvedimento concreto è la riduzione dei letti a Merate, effetto diretto della cronica mancanza di personale.