Due serate a Paderno d’Adda e a Solza per parlare del ponte San Michele e del suo futuro.
Ma soprattutto delle varie ipotesi di progetto alternative alle tre avanzate da Rfi e sulle quali nei giorni scorsi l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi ha messo dei “paletti”, richiamando i sindaci dei territori coinvolti, in sintesi, a non divagare su proposte che al massimo potranno essere “integrative e non sostitutive”.
Ponte San Michele, due serate di confronto
Salvare il San Michele. E avere un ponte nel posto giusto. Sono questi i capisaldi dell’incontro pubblico organizzato dai Comuni di Paderno, Robbiate, Imbersago e Verderio, che insieme a quello di Merate stanno facendo fronte comune in questo dibattito pubblico. Lasciati in realtà piuttosto soli dagli altri colleghi del territorio meratese e dalla Provincia di Lecco.
Che il primo cittadino di Paderno Gianpaolo Torchio abbia in serbo una proposta alternativa alle tre di Rfi è cosa nota e lo ha anche annunciato durante il sopralluogo della commissione regionale di qualche giorno fa. Venerdì sera si entrerà nel merito di questa e di altre questioni legate al tema del San Michele.

Lunedì 28 luglio a Solza
Sarà invece il Castello Colleoni di Solza, nell’Isola Bergamasca, a ospitare il secondo incontro di questi giorni, organizzato dall’Amministrazione comunale guidata da Simone Biffi che non si sta sottraendo al dibattito in corso.
“Il Comune di Solza sta partecipando attivamente al dibattito pubblico sul progetto del nuovo ponte San Michele, prendendo parte a tutti gli incontri a cui finora siamo stati invitati, intervenendo puntualmente fin dal primo incontro e presentando un contributo con osservazioni e proposte concrete. Visto che qualche cittadino lo ha chiesto non eravamo presenti al sopralluogo della commissione trasporti di Regione Lombardia del 15 luglio perché non abbiamo ricevuto l’invito. In ogni caso stiamo partecipando a molteplici incontri e non ci siamo sottratti a produrre idee e spunti da condividere. Abbiamo chiesto di discutere in modo chiaro e separato le diverse ipotesi progettuali; coinvolgere le Amministrazioni comunali direttamente interessate; valutare con attenzione l’impatto su viabilità, sicurezza, mobilità dolce, suolo e paesaggio; considerare anche il futuro dell’attuale ponte, che qualora dismesso dovrà comunque essere mantenuto nel tempo; non escludere l’utilizzo dell’attuale sedime, soprattutto in mancanza di garanzie sul futuro; promuovere una visione di lungo periodo, sostenibile e compatibile con le esigenze locali” spiega il primo cittadino riferendosi ai rapporti certo non facili con Regione Lombardia, allineandosi al malcontento dei colleghi meratesi.
L’appuntamento è per lunedì 28 luglio.
