Presa di posizione

Insulti sui manifesti della Lumbard Fest, Potenti: “Sdegno e indignazione”

Il senatore del Carroccio commenta i fatti di Imbersago: "Le solite offese per un evento che ha la sola colpa di essere organizzato dalla Lega"

Insulti sui manifesti della Lumbard Fest, Potenti: “Sdegno e indignazione”

Sdegno e indignazione. Sono questi i due sentimenti manifestati dal senatore Manfredi Potenti, esponente del Carroccio in Toscana e responsabile del dipartimento nazionale tutela del benessere degli animali del partito, in seguito agli insulti appicciati sulle locandine della Lumbard Fest che si tiene questo fine settimana a Imbersago.

Insulti alla Lumbard Fest, la presa di posizione del senatore Potenti

“Le immagini che mi arrivano da Imbersago provocano sdegno e indignazione. – ha commentato tramite una nota stampa il senatore leghista – Qualche ‘democratico’ infatti ha sentito il bisogno di imbrattare e strappare i manifesti del Lumbard Fest che ospiterà, tra le altre iniziative, il Lumbard Dog. Le solite offese per un evento che ha la sola colpa di essere organizzato dalla Lega. Ancora una volta c’è chi pensa che avere un’opinione o un’appartenenza politica diversa sia sufficiente per meritarsi insulti e prepotenze. Ancora più odioso che questa furia ideologica si abbatta su un evento in cui trova spazio un momento dedicato ai nostri amici a quattro zampe. Esprimo solidarietà e vicinanza agli organizzatori e a militanti e dirigenti locali del partito”.

Un episodio, quello avvenuto nelle scorse ore, che fa il paio con quello dei manifesti strappati nelle ore precedenti e denunciato dal segretario della Lega di Missaglia Alberto Spreafico.

Il segretario della sezione organizzatrice della festa, che quest’anno è stata costretta a traslocare al centro sportivo di Imbersago, aveva spiegato che il riconoscimento del vandalo era stato possibile grazie al mezzo utilizzato dallo stesso, “una vespa rossa recente, con il parabrezza”, e ripreso dalle telecamere mentre “si è divertito per due giorni a strappare manifesti e rompere i cartelli pubblicitari della festa”.