Ha tradotto simultaneamente le dichiarazioni di alcuni dei più grandi attori di Hollywood grazie a un progetto universitario. E ha saputo superare l’emozione, districandosi sul palco di un evento prestigioso come una veterana del mestiere.
A vivere quest’esperienza speciale è Alice Redaelli, studentessa classe 2002 residente a Barzanò, che ha fatto da interprete simultanea per attori e registi come Giancarlo Esposito, Abel Ferrara e Matt Dillon, al Social World Film Festival di Vico Equense, in provincia di Napoli, che ogni anno coinvolge migliaia di spettatori e centinaia di protagonisti e istituzioni della cinematografia mondiale tra cui l’Academy degli Oscar.
Alice Redaelli e l’esperienza a fianco degli attori di Hollywood

Come sei stata scelta per questo evento?
«Devo iniziare il secondo anno di master di traduzione e la mia università collabora con il Direttore Artistico del festival che ogni anno chiede alle studentesse di partecipare ad uno stage al festival. In due siamo state contattate».
Qual era esattamente il tuo ruolo durante l’evento?
«Facevo parte del reparto accoglienza e mi occupavo di accompagnare le personalità del cinema interpretando i dialoghi simultaneamente sia nella scaletta giornaliera che nelle masterclass e negli eventi serali».
Come sei riuscita a gestire lo stress in questa situazione di contatto con il pubblico?
«È stata una cosa che non avevo mai fatto prima, da una parte avevo l’ansia di trovarmi davanti a così tante persone e dall’altra quella di non dover deludere i grandi personaggi, ma sono riuscita comunque a dare il meglio di me. Infatti in tanti mi hanno fatto i complimenti per la calma e nonostante fossi agitata, una volta sul palco ero a mio agio ed è stata una fantastica esperienza».

C’è stato un momento particolare o che ti è piaciuto di più?
«Avere a che fare con persone famose è bello ma di per sé complesso, perché non sai mai come si rapporteranno con te e il ruolo è difficile perché devi riportare in un altra lingua quello che dicono. Per me la giornata migliore è stata quella con Giancarlo Esposito, soprattutto quando a fine giornata si è complimentato con me dicendomi che non era semplice trovare una persona cosi professionale e attenta ad ogni dettaglio come ha trovato in me. Lì stavo per mettermi a piangere, lo porterò sempre come ricordo nei prossimi anni».
Alessio Belloni