L'intervento

Fermate soppresse da Trenord, Fragomeli: "Lucente ascolti i territori"

"Si è scelto di andare avanti contro tutto e tutti. Invito l’assessore Lucente a valutare intanto con Rfi un rinvio dell’inizio lavori" afferma Fragomeli

Fermate soppresse da Trenord, Fragomeli: "Lucente ascolti i territori"
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Fermate soppresse da Trenord, Fragomeli: "Lucente ascolti i territori". Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del consigliere regionale PD Gianmario Fragomeli circa circa i lavori che, dal 18 marzo al 21 giugno, RFI effettuerà sull’infrastruttura ferroviaria tra Monza e Calolziocorte, dove transitano le linee Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, S8 Milano-Lecco e Milano-Carnate-Ponte San Pietro, il sindaco di Osnago Felice Rocca ha deciso di replicare.

Fermate soppresse da Trenord, Fragomeli: "Lucente ascolti i territori"

“Regione Lombardia e Trenord non hanno informato i sindaci per tempo e tutti hanno scoperto attraverso i Comitati dei pendolari la soppressione di alcune fermate ferroviarie. L’assessore Lucente ha assicurato che ci saranno gli autobus sostitutivi, per nulla risolutivi su una delle strade, la 342 Briantea, fra le più trafficate della regione. Secondo noi si tratta di un suicidio gestionale a causa del traffico che si andrà a incrementare, del problema delle coincidenze e per il fatto che le fermate dei bus spesso sono lontane dalle stazioni”, lo dice Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, a proposito dei lavori che Rfi, dal 18 marzo al 24 aprile, effettuerà tra Monza e Calolziocorte, con la soppressione di fermate a Osnago e Airuno e la sospensione della fermata di Mandello, in direzione Tirano.

“I sindaci del territorio chiedono due fasce di garanzia che non prevedano alcun taglio di fermate: una al mattino, con orario di partenza da Garibaldi dalle 5.52 alle 7.52, per garantire a tutti gli studenti e pendolari di raggiungere regolarmente scuole e posti di lavoro; una al pomeriggio, sempre con partenza da Garibaldi, dalle 16.52 alle 18.52, per non sovraccaricare di ulteriori tempi di spostamento i pendolari che rientrano a casa. Di fatto, il compromesso chiesto dal territorio si traduce nel non dover tagliare, per lavori, quattro treni al giorno. Sicuramente c’è stata una mancata comunicazione, anche se si tratta di chiusure temporanee. Ma siamo anche in un periodo dell’anno di piena attività, dove tutto funziona, scuola e lavoro. Quindi un disagio per molte settimane senza aver informato nessuno è sbagliato e Regione Lombardia continua a sbagliare nel non ascoltare la richiesta dei sindaci di ripristinare almeno parte di queste fermate durante gli orari di punta”, insiste Fragomeli.

“I sindaci, come i Comitati pendolari, hanno ribadito che sono disponibili, come è successo anche in passato, ad accettare tempi di percorrenza dei treni più lunghi e quindi una riprogrammazione degli orari nella tratta, pur di non eliminare fermate e stazioni. Si è scelto invece di andare avanti contro tutto e tutti. Invito fortemente l’assessore regionale ai Trasporti Lucente, che so essere stato sensibile, in passato, alle richieste che vengono dal territorio, a valutare intanto con Rfi un rinvio dell’inizio lavori della prossima settimana e poi a riprogrammare complessivamente l’orario”, conclude Fragomeli.

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