L'ARRESTO

In manette l'ex ciclista professionista Romans Vainsteins

L’uomo, che deve scontare 4 mesi per violazione degli obblighi di assistenza familiare, è stato fermato all’aeroporto internazionale “il Caravaggio” di Orio al Serio appena sbarcato da un volo proveniente da Riga (Lettonia).

In manette l'ex ciclista professionista Romans Vainsteins
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Romans Vainsteins, 52 anni, ex ciclista professionista lettone è finito in manette. Cinquantaduenne da poco, ha legato la sua vita personale, sportiva e familiare al nostro territorio, gareggiando per la Vini Caldirola di Missaglia.

In manette l'ex ciclista professionista Romans Vainsteins

I Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco hanno dato esecuzione alla revoca del Decreto di Sospensione di Ordine di Esecuzione per la Carcerazione e Ripristino dell’Ordine medesimo,  emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Bergamo a carico di Romans Vainsteins, ex ciclista su strada, professionista a cavallo degli anni 2000.

L’uomo, che deve scontare 4 mesi per violazione degli obblighi di assistenza familiare, è stato fermato all’aeroporto internazionale “il Caravaggio” di Orio al Serio appena sbarcato da un volo proveniente da Riga (Lettonia).

L’arrestato al termine delle formalità di rito è stato tradotto alla casa circondariale di Bergamo.

Chi è Romans Vainsteins

Romans Vainsteins è un ex ciclista su strada lettone. Professionista dal 1997 al 2004, fu campione mondiale della prova in linea su strada nel 2000 a Plouay. Passato professionista nel 1998 con la Kross-Selle Italia, si mise subito in luce per le sue caratteristiche di atleta molto veloce, capace di ben figurare negli sprint di gruppo ed in grado di tenere sulle salite non troppo lunghe, cosa che gli permetterà di ottenere buoni piazzamenti nelle più importanti classiche del ciclismo mondiale.

Nel suo primo anno conquistò cinque vittorie e nel 1999 venne ingaggiato dalla Vini Caldirola-Sidermec di Missaglia. Fu in quest'anno che Vainšteins focalizzò le attenzioni degli addetti ai lavori vincendo dieci corse tra cui due tappe alla Tirreno-Adriatico, la sesta tappa del Giro d'Italia con arrivo a Foggia, il titolo nazionale lettone su strada e la Parigi-Bruxelles.

Nel 2000 vinse cinque gare, tra cui la Coppa Bernocchi, ma conquistò il successo che contrassegnerà per sempre la sua carriera: ai mondiali di Plouay, in Francia, si aggiudicò a sorpresa in volata la gara superando il polacco Zbigniew Spruch ed il grande favorito Óscar Freire, vincitore uscente.

La vittoria del mondiale gli valse l'ingaggio della forte squadra belga Domo-Farm Frites, dove però non sempre riuscì a mostrare il suo talento (si segnalò soprattutto per il terzo posto nella Parigi-Roubaix 2001 dove fu preceduto dai compagni di squadra Servais Knaven e Johan Museeuw). Nel 2003 si trasferì alla Vini Caldirola-Saunier Duval (ex Tacconi Sport, la squadra frutto della fusione tra la vecchia Vini Caldirola e la Amica Chips-Tacconi Sport) e si aggiudicò una sola gara, a testimonianza dell'inizio della sua parabola discendente, anche a causa di qualche problema fisico.

Dopo aver concluso l'annata 2004 senza vittorie nelle file della Lampre decise di abbandonare l'attività agonistica e di continuare saltuariamente a pedalare per passione a livello amatoriale.

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