Un uomo buono, generoso, sostenuto da una fede incrollabile che gli ha permesso di vivere la malattia infondendo serenità a parenti e amici. Roberto Biella, 67 anni, si è spento lo scorso fine settimana, lasciando un grande vuoto nella comunità di Rogoredo di Casatenovo, che lo vedeva impegnato in diverse realtà e in modo particolare nel gruppo missionario, del quale era una vera e propria colonna portante soprattutto grazie al legame con la sorella suor Mariacielo Biella, che alle missioni ha dedicato la sua vita.
Si è spento Roberto Biella, colonna portante del gruppo missionario

«Roberto era una persona eccezionale, ha sempre operato in silenzio, se veniva chiesto il suo aiuto era pronto a darlo senza mai pretendere nulla in cambio – hanno ricordato la sorella religiosa e la moglie Elena – Aveva una grande fede, che l’ha aiutato e sostenuto durante la malattia. Non ha mai avuto paura, mai una parola di sconforto, anzi era lui a infondere serenità alle persone che lo venivano a trovare».
E’ grande l’amore che Roberto Biella ha messo in quello che ha fatto. Dal suo lavoro, prima all’Ibm, poi alla Pupa e infine in un mobilificio; e poi nel volontariato, sia nel gruppo missionario che in parrocchia, sempre a Rogoredo, ma anche in oratorio dove in passato è stato allenatore delle giovanili del gruppo sportivo.
GUARDA LA GALLERY (2 foto)
Proprio il calcio è stata una delle sue più grandi passioni, che in gioventù lo ha visto calcare i campi della Brianza soprattutto con le maglie del Besana e del Missaglia. In tanti nella mattinata di oggi, lunedì 16 dicembre 2024, gli hanno voluto rivolgere un ultimo affettuoso saluto durante il funerale celebrato in chiesa parrocchiale a Rogoredo.