L'ultimo saluto a Gianfranco Rossi: "Amarti è stato facile, dimenticarti sarà impossibile"
"Ricorderemo sempre la sua bontà e semplicità a ogni calcio che daremo al pallone ma anche la sua gentilezza e forza d’animo che ha dimostrato fino alla fine".
"Amarti è stato facile, dimenticarti sarà impossibile". Con queste poche ma toccanti parole gli amici di Gianfranco Rossi, 35 anni, per tutti semplicemente Koki, hanno voluto tributargli un ultimo saluto nel giorno del suo funerale, celebrato questa mattina, martedì 3 dicembre 2024, nella chiesa parrocchiale di Airuno.
L'ultimo saluto a Gianfranco Rossi
Rossi, per tutti Koki, è morto venerdì all'età di 35 anni a causa di una malattia contro la quale combatteva dalla scorsa estate. Era originario di Airuno e di recente si era trasferito a Imbersago. E proprio a Imbersago c'è uno dei luoghi che frequentava maggiormente, ovvero il centro sportivo. Li Koki, come era soprannominato, partecipava ai tornei e alle iniziative organizzate dal gestore Maurizio Pirovano, che in queste ore sta condividendo il dolore per la scomparsa di un grande amico con i membri delle squadre che sono solite sfidarsi ogni settimana in palestra.
In tanti, questa mattina, si sono radunati ad Airuno per ricordare quello che per tutti è stato prima di tutto un grande amico, come ricordato da don Ruggero Fabris nella sua omelia.
"Questo striscione dà voce a un sentire e a una emozione che è quella del dolore - ha affermato il sacerdote - Un sentimento che in queste ore ha raggiunto gli amici e i coetanei. Le emozioni, tragiche e dolorose ma umane, fanno perte della nostra vita ma non bastano a dare un perché a tutto questo. Abbiamo bisogno di trovare una motivazione ad un fatto così tragico cercando aiuto nella ragione, sapendo che il nostro Gianfranco ha lottato con tutti gli strumenti che la medicina ci dà in questo momento".
Poi ancora: "Stiamo salutando un giovane che ha lottato per la propria vita, tentando di vincere questo male. Non si è arreso di fronte a questo dolore e, come ha lottato sul campo di calcio, ha lottato contro la malattia. Questo è il messaggio che lui ci consegna: nella vita bisogna lottare e non rassegnarsi. La nostra salvezza è decisa da come ci relazioniamo con gli altri e la tanta gente presente oggi ci fa capire che Koki aveva saputo costruire grandi amicizie e relazioni forti"
Il saluto degli amici
"Amarti è stato facile, dimenticarti sarà impossibile" queste, le parole lette dal pulpito dagli amici e messe nero su bianco su di un lenzuolo appeso all'esterno della chiesa. Poche e semplici parole che hanno riempito le ultime ore di ricordi ma anche di qualche risata perchè, come ha affermato un amico con commozione "Koki regalava, e continuerà sempre a farlo, un sorriso a chi lo ha incontrato e a chi lo penserà. Ricorderemo sempre la sua bontà e semplicità a ogni calcio che daremo al pallone ma anche la sua gentilezza e forza d’animo che ha dimostrato fino alla fine".