Il comunicato

Dimissioni Molgora, Progetto Osnago: "Vogliono trasformare il parco in Disneyland"

L'associazione osnaghese si schiera contro "una certa politica di partito che ha deciso di voler occupare gli spazi del Parco di Montevecchia"

Dimissioni Molgora, Progetto Osnago: "Vogliono trasformare il parco in Disneyland"
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Dimissioni Molgora, Progetto Osnago non ci sta: "Vogliono trasformare il parco in Disneyland".

L'associazione osnaghese si schiera contro "una certa politica di partito che ha deciso di voler occupare gli spazi del Parco di Montevecchia".

Dimissioni Molgora, Progetto Osnago: "Vogliono trasformare il parco in Disneyland"

Pubblichiamo di seguito il comunicato diffuso da Progetto Osnago:

Abbiamo appreso con dispiacere e preoccupazione delle dimissioni di Marco Molgora da Presidente del Parco di Montevecchia.

Anzitutto vogliamo sentitamente ringraziare Marco per l’impegno profuso in questo ruolo, che avrebbe meritato un secondo e ultimo mandato per completare il lavoro. Marco si è impegnato per migliorare il funzionamento dell’Ente e promuovere l’immagine e la fruibilità del Parco, ma avendo come principale scopo la conservazione dell’ambiente in un delicato equilibrio con la pressione antropica e gli interessi economici di chi opera nel territorio. Ha saputo guardare avanti, come dimostra l’accordo per l’ampliamento ai comuni di Airuno e Valgreghentino, oltre che in territorio di Olgiate Molgora e Merate (lago di Sartirana).

Dopo decenni di gestione equilibrata e condivisa – come dovrebbe essere naturale per un ente di questo tipo – una certa politica di partito ha deciso di voler occupare gli spazi dell’Ente, con la grave complicità della Provincia che avrebbe dovuto essere super partes e rispettare la volontà dei sindaci del territorio invece di cambiarne gli equilibri.

Marco Molgora si è dimesso da presidente del Parco del Curone

Siamo preoccupati che dietro la manovra si celino interessi di chi vuole trasformare il Parco in una Disneyland a cielo aperto aprendo indiscriminatamente ad attività commerciali, alcune delle quali vanno certamente favorite ma nei limiti di quanto un Parco di dimensioni limitate può sopportare: forse qualcuno ha in mente di monetizzare a scapito del territorio e dei cittadini del meratese la voglia di verde dei milanesi.

Si stanno mettendo a rischio 40 anni di lavoro - iniziato con Eugenio Mascheroni - a favore dell’ambiente. Chiediamo ai sindaci un momento di pausa e riflessione per evitare che una minoranza di Comuni con il supporto della Provincia stravolga quanto fatto finora: si deve lavorare uniti per migliorare la gestione del Parco, non tornare a idee del passato che avrebbero nei fatti cancellato il nostro polmone verde.

Chiediamo ai cittadini di far sentire la loro voce alle istituzioni: il Parco è di tutti, non di una parte politica.

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