L'appello a politici e progettisti

Ponte di Paderno, Unesco e nuovo viadotto: la protesta del comitato dei cittadini LE FOTO

Alcuni residenti hanno manifestato con cartelli e volantini nel pomeriggio di oggi, sabato 23 novembre, sul piazzale Colnaghi in occasione della camminata organizzata in occasione della kermesse "Dopo Caravaggio"

Ponte di Paderno, Unesco e nuovo viadotto: la protesta del comitato dei cittadini LE FOTO
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Il futuro del ponte di Paderno, la candidatura all'Unesco cancellata con un colpo di spugna e tutte le preoccupazioni per il nuovo viadotto. Il Comitato Cittadini Ponti Paderno d'Adda ha manifestato con cartelli e volantini nel pomeriggio di oggi, sabato 23 novembre, sul piazzale Colnaghi in occasione della camminata organizzata in occasione della kermesse "Dopo Caravaggio" a cui ha aderito il Comune.

Futuro del ponte di Paderno, la protesta

I membri del comitato presenti oggi, una ventina di cittadini residenti a Paderno, Robbiate e Verderio, hanno distribuito volantini nei quali hanno riportato il motivo del loro malcontento. Annunciando anche per le prossime settimane nuove iniziative di protesta contro la decisione di realizzare un secondo viadotto parallelo a quello attuale.

"Questa nuova opera, oltre a deturpare definitivamente un ambiente unico, di rara bellezza e con vincoli ambientali, andrebbe a stravolgere in maniera inaccettabile la vita di chi abita nel territorio circostante, generando il passaggio giornaliero di 2mila tir e 15mila auto, un traffico insostenibile per Paderno e per tutti i Comuni vicini" spiegano.

L'accento è posto poi sulla candidatura all'Unesco del San Michele, un progetto a cui tanto si è lavorato nel corso degli anni e che ora è messo seriamente a repentaglio dalla nuova infrastruttura. "Per realizzare questo obbrobrio il ministro Salvini è disposto a togliere la candidatura Unesco del San Michele, causando grave danno all'economia turistica locale, che andrebbe invece supportata".

Quello che il comitato chiede è che "questo progetto venga rifiutato e che vengano trovate dai politici e progettisti soluzioni tecniche avanzate, alternative, che tengano in primaria considerazione la qualità della vita dei cittadini coinvolti e la salubrità del nostro territorio, già fin troppo compromesso... oltre alla salvaguardia ambientale della valle leonardesca. Ci domandiamo se vengano prima gli interessi dei cittadini o quelli dei potenti gruppi industriali.

E infine. "Chiediamo con forza che qualsivoglia progetto di attraversamento dell'Adda veda il coinvolgimento dei Comuni e che gli enti sovracomunali, Regione, Provincia, ecc attuino l'ascolto dei cittadini".

 

 

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