Giovedì da paura: il 31 ottobre lezioni a rischio per lo sciopero della scuola
"Riteniamo vergognoso continuare ad alimentare la precarietà: il diritto allo studio si deve coniugare col diritto al lavoro, ma oggi continuano a proporci tagli lineari (nella Scuola come nell’Università) e percorsi di reclutamento confusi e vessatori"
Giovedì da paura: il 31 ottobre lezioni a rischio per lo sciopero della scuola. "Dopo inutili e vani tentativi di dialogo, di fronte all’incapacità di ascolto di chi ci governa, la FLC CGIL ha proclamato lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori della Conoscenza per l’intera giornata di giovedì 31 ottobre 2024": ad annunciarlo è la Camera del Lavoro di Lecco.
31 ottobre sciopero della scuola: lezioni a rischio
"Riteniamo mortificante, come ha fatto il Ministro Zangrillo, di fronte ad un’emergenza salariale dei lavoratori pubblici ammettere che servirebbero 32 miliardi per recuperare il potere d’acquisto degli statali, ma al momento “possono bastare gli 8 miliardi già stanziati”: per questo nella prossima Legge di Bilancio non ci sarà nessun investimento sui contratti delle pubbliche amministrazioni. Non accettiamo di essere condannati alla povertà! Riteniamo pericoloso l’azione di un esecutivo che continua a legiferare senza nessun confronto con chi lavora nei luoghi della Conoscenza e con le parti sociali, definendo un pericoloso perimetro ideologico intorno al totem vuoto del “merito” e alla minaccia del “sorvegliare e punire” spiegano dalla FLC CGIL.
E ancora: "Riteniamo vergognoso continuare ad alimentare la precarietà: il diritto allo studio si deve coniugare col diritto al lavoro, ma oggi continuano a proporci tagli lineari (nella Scuola come nell’Università) e percorsi di reclutamento confusi e vessatori. Riteniamo che la scuola, l’istruzione, la formazione e la conoscenza siano “beni comuni” che non possono essere inghiottiti dal mercato e piegati alle logiche distruttive dell’economica bellicistica: siamo contrari ad ogni guerra, prima ancora che per ragioni economiche, soprattutto per ragioni umanitarie. Ci sono 56 conflitti attivi nel mondo, la Conoscenza deve servire a dare risposte di pace e non foraggiare il mercato delle armi e della distruzione Sciopereremo anche contro le attuali politiche internazionali basate sulla competizione e non sulla cooperazione, basate sull’aggressione e non sul dialogo. Per queste ragioni, per una Conoscenza libera e democratica, per un lavoro stabile e dignitoso, contro il pensiero unico autoritario e punitivo, sciopereremo.
Non solo ma il 31 ottobre a Milano è in programma un presidio in piazza Santo Stefano alle 9:30. Interverranno anche Alessandro Pagano, Segretario generale CGIL Lombardia, e Gianna Fracassi, segretaria generale FLC CGIL Nazionale.