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Il maltempo prolunga i lavori sul ponte sulla Provinciale

Il termine del cantiere, fissato per l’8 novembre, slitta quindi di almeno un mese e mezzo

Il maltempo prolunga i lavori sul ponte sulla Provinciale
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Venticinque minuti per arrivare da Merate a Montevecchia, con un quarto d’ora in coda bloccati per il semaforo che regolamenta il senso unico alternato sul ponte a scavalco della ferrovia in territorio comunale.
Un percorso di 5 chilometri, 11 minuti di percorrenza previsti da Google Maps, che già raddoppiano quando il traffico scorre, e aumentano ulteriormente in un normale giorno infrasettimanale se si pensa di passare per via Vittorio Emanuele, con le auto ferme in coda già dalla Statale, tra le 17 e le 18.30. Stesso discorso in direzione Monticello-Paderno la mattina, tra le 8 e 9, con i meno esperti della viabilità interna di Cernusco che non tagliano per Paravino e finiscono per aspettare ben 7 cambi di lanterna per poter passare.

Il maltempo prolunga i lavori sul ponte sulla Provinciale

Nessuna buona notizia per i meratesi che ogni giorno percorrono la Sp54, ristretta ad una sola corsia all’altezza del ponte a scavalco sulla ferrovia per i lavori di rifacimento del manufatto.
Un intervento importante, che ammonta a 550mila euro e che sarebbe dovuto durare, dalla consegna del cantiere avvenuta l’8 maggio, sei mesi, ma che invece si sta protraendo e si protrarrà ben oltre i tempi previsti. Ad agosto, periodo in cui le strade sono notoriamente vuote per la concomitanza delle ferie, di lavori se ne sono visti ben pochi, e il maltempo che da un paio di settimane ormai sta imperversando sul Meratese ha imposto ulteriori stop al cantiere, gestito dalla Provincia.

Insomma, servirà una proroga, almeno fino alla fine dell’anno, ma forse anche oltre considerando l’arrivo della brutta stagione. Il termine del cantiere, fissato per l’8 novembre, slitta quindi di almeno un mese e mezzo, senza contare gli ulteriori lavori che riguardano la parte sottostante del cavalcavia ma che, pare, potranno essere svolti con entrambe le corsie aperte.
I lavori erano necessari, chiudere la strada sarebbe stato impossibile considerando la sua importanza come collegamento tra il Casatese e Paderno d’Adda, e quindi anche la Bergamasca, ma bisogna dire che in questo caso la parola d’ordine non è certo stata «fretta».

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