Drogava le vittime e le derubava: la "mantide di Cornate" ha patteggiato
Lindys Perez Felip, 40enne cubana con passaporto boliviano ha patteggiato 5 anni di reclusione davanti al gup di Monza
Lindys Perez Felip, 40enne cubana con passaporto boliviano, meglio conosciuta come la "mantide di Cornate", ha patteggiato 5 anni di reclusione davanti al Gup di Monza per aver derubato alcuni uomini dopo averli resi incoscienti con il sonnifero sciolto di nascosto nelle bevande che offriva loro. Lo stesso metodo utilizzato da Tiziana Morandi, 49eanne di Roncello, condannata in primo grado a 16 anni a 5 mesi con il rito ordinario e attualmente imputata in Appello (oggi si è tenuta l’udienza, rinviata a dicembre in attesa che si perfezioni il risarcimento alla parte civile).
Drogava le vittime e le derubava: la "mantide di Cornate" ha patteggiato
Sono cinque gli episodi di cui è accusata Perez Felip, arrestata a gennaio 2024 e attualmente detenuta a San Vittore, come Morandi. La cubana agiva a Cornate d’Adda, a pochi chilometri di distanza, tra l’altro, da Roncello. Prima dell'arresto, per un periodo aveva vissuto anche nel lecchese, a Garlate, ospite della sorella e del cognato.
Secondo quanto emerso, Perez Felip ha espresso ha dato un risarcimento alle parti offese e ha presentato anche una lettera di scuse per la sua condotta.
Una delle sue vittime, tra cui un cittadino meratese, a gennaio, venne portato in elisoccorso in codice rosso, e si riprese solo dopo giorni. Cinque sono anche gli episodi contestati che le sono valsi le accuse di rapina e lesioni. Il 26 gennaio l'episodio che ha portato al fermo, con l’uomo in gravissime condizioni.
Nello stesso mese, il giorno 15, un tassista 51enne del milanese era stato soccorso mentre era completamente privo di sensi, dopo essere stato derubato dell’incasso di circa 600 euro. Prima di questi fatti, che hanno portato alla misura restrittiva, risultavano in procura altre due segnalazioni raccolte dalla polizia locale di Cornate, tra cui anche quella di un uomo arrivato apposta dalla Svizzera per incontrarla. In seguito è arrivata una quinta denuncia.