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Debutta il ciclo «Quo Vadis Impresa?»

Varo e Clinica San Martino si alleano: tre incontri a Valmadrera per raggiungere l’eccellenza

Debutta il ciclo «Quo Vadis Impresa?»
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«Quo Vadis Impresa?» è il titolo del ciclo di incontri promosso da Varo di Valmadrera e dalla Clinica San Martino di Malgrate, con la collaborazione del gruppo editoriale Netweek, con l’obiettivo di aiutare le aziende del territorio a raggiungere l’eccellenza. Il primo appuntamento è in calendario lunedì 23 settembre, a partire dalle ore 18,30, al VaroLoft di via Roma 87 a Valmadrera, dal titolo “La continuità aziendale. Solo una questione di fiducia?”. Speaker saranno Francesco Fabiano, noto mental coah, formatore, docente e autore; e Dario Righetti, ex partner di Andersen e poi responsabile del settore Consumer & Industrial Products di Deloitte Italia, e ora amministratore indipendente o membro di Collegio sindacale di società quotate e non. Si riprenderà giovedì 10 ottobre, sempre alle 18,30 al VaroLoft, per discutere di “Imprenditore e collaboratore. Serve un dialogo virtuoso per una crescita reciproca” con Francesco Fabiano e Stefano Meloni, HR Director della Brivio&Viganò di Pozzuolo Martesana. Il terzo appuntamento è previsto per martedì 12 novembre per analizzare il tema “Medicina del lavoro e welfare aziendale” con Francesco Scordo, responsabile della Medicina del Lavoro di Clinica San Martino, e Sara Sottocornola, responsabile welfare del Gruppo Omet di Molteno.

Debutta il ciclo «Quo Vadis Impresa?»

A spiegare la filosofia dell’iniziativa è Marta Rota, Ceo Varo di Valmadrera, una bella realtà specializzata nella progettazione e produzione di impianti speciali per la lavorazione del filo metallico, con un fatturato che sfiora i 20 milioni di euro e occupa 130 dipendenti. «Alla base di questa iniziativa c’è la voglia di fare rete tra imprenditori, di condividere problematiche comuni, di scambiare esperienze affinchè tutti noi possiamo superare meglio le sfide che dobbiamo affrontare ogni giorno - esordisce l’imprenditrice quarantenne, laureata alla Cattolica e che rappresenta la seconda generazione dell’impresa valmadrerese - Oggi uno dei temi più rilevanti e delicati per noi imprenditori è quello delle risorse umane, di come fidelizzare i propri collaboratori e di come attrarre i giovani talenti. Le complessità sono tante e di diversa natura. Il dialogo e il confronto ci permette di capire come questi temi sono stati affrontati da altri colleghi, di intercettare meglio le nuove esigenze, di come superare le criticità e con quali risultati. Fare squadra, fare rete e dialogare sarà sempre più importante, anche perchè il mondo del lavoro corre veloce».

Scusi, ma cosa accomuna un’impresa metalmeccanica con un’azienda sanitaria. «Beh, innanzitutto siamo due imprese giovani, che vogliono crescere e che mirano all’eccellenza. Poi, è vero, operiamo in due settori completamente diversi, ma il bello sta proprio qui: entrambi siamo alle prese con temi comuni, vogliamo dialogare e collaborare nell’affrontare problematiche che ogni giorni si trovano a fronteggiare gli imprenditori».

Continuità aziendale, collaborazione tra imprenditore e collaboratore, medicina del lavoro e welfare aziendale: come è nata questa scelta? «Ci sono sembrati i temi di maggiore attualità in questo momento, anche su segnalazione di altri amici e colleghi - prosegue Marta Rota - Il nostro obiettivo non è quello di trovare la panacea a tutti i mali, ma almeno di andare a casa con qualche conoscenza in più, di ascoltare e di imparare dall’esperienza che porteranno i nostri speaker, dal confronto che emergerà tra relatori e partecipanti».

Gli incontri avranno una modalità molto informale: un breve saluto di Marta Rota e Alberto Pedretti, Direttore generale di Clinica San Martino, l’intervento dei due speaker e poi dialogo tra imprenditori e manager presenti con i relatori. «Abbiamo chiesto la collaborazione di Netweek proprio perchè Alberto ed io in passato abbiamo partecipato ad alcuni incontri organizzati dal gruppo editoriale apprezzandone il modello colloquiale, informale semplice ma di grande interazione».

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