Raccolta di medicinali per Cuba: l'appello di don Adriano
Don Marco Crippa di Monticello rilancia l'iniziativa: "Ora chi vorrà donare potrà farlo nei prossimi giorni, in modo da spedire il tutto senza dover pagare le spese di dogana"
«Ciao a tutti. Il rientro a Cuba è andato bene. Fa un caldo bestiale. Vi scrivo perché il governo cubano è intenzionato a bloccare l' importazione gratuita di medicinali e cibo. Questo a partire da fine settembre. Tutti quelli che hanno medicinali o cibo se possono dovrebbero spedire tutto nel mese di agosto in modo da non pagare alla dogana. Vi ringrazio di cuore, uniti nella preghiera. Grazie. Ciao».
Con queste poche righe don Adriano Valagussa, ex parroco di Cassago tornato in missione a Cuba dopo qualche giorno nel suo paese natio, si è rivolto ai fedeli che da anni lo aiutano nel suo impegno raccogliendo medicinali e cibo. A condividere il messaggio è stato il parroco di Monticello don Marco Crippa, da sempre molto attivo nello spronare la comunità a scendere in campo in prima persona per la raccolta di beni di prima necessità da spedire poi a Cuba.
L'appello di don Andriano per la raccolta di medicinali per Cuba
«Don Adriano qualche tempo fa aveva chiesto aiuto per la raccolta farmaci e in buona misura ha portato con sé quanto donato quando è tornato a Cuba, negli scorsi giorni - ha spiegato - Aveva chiesto di andare avanti, perché il bisogno è tanto. Qualche giorno fa ha però mandato questo messaggio, quindi bisognerà spedire i nuovi beni raccolti entro fine agosto».
Don Marco di Monticello ha condiviso l'appello
La risposta della comunità, ha sottolineato il sacerdote, è sempre stata positiva, con gli appositi cartoni posizionati in fondo alla chiesa di Monticello sempre pieni.
«Da quando don Adriano è ripartito abbiamo già raccolto altro materiale - ha commentato - Ora chi vorrà donare potrà farlo nei prossimi giorni, in modo da spedire il tutto senza dover pagare le spese di dogana».
Per quando riguarda le future raccolte e la possibile difficoltà, non indifferente, provocata dalle decisione del governo cubano di sospendere l’importazione gratuita di medicinali e cibo, don Marco Crippa ha deciso di seguire passo passo gli sviluppi e muoversi di conseguenza.
«Non è la prima volta che capita una cosa simile, già in passato hanno chiuso e poi riaperto diverse volte - ha spiegato - Penso dipenda tutto da una scelta politica. Può essere anche che si rendano conto che senza questi aiuti la vita a Cuba peggiora notevolmente e che decidano di riaprire la dogana. Possiamo solo stare a vedere cosa succederà».
Chiunque volesse contribuire alla raccolta di cibo e medicinali può chiedere maggiori informazioni in Parrocchia.