Il Covid circolava nella Bergamasca prima che a Codogno: i risultati di uno studio
È il risultato di un'analisi promossa da Fondazione Cariplo e sviluppata dai ricercatori dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e dalla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia
Domenica 23 febbraio è il giorno in cui è stato trovato il primo paziente positivo al Covid all’ospedale di Alzano Lombardo (località in Provincia di Bergamo). Tuttavia, il virus era già presente nella Bergamasca, ancor prima che l’infezione si diffondesse a Codogno, in assoluto il primo Comune in Italia dove sono emersi casi di positività.
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Covid nella Bergamasca dal 24 gennaio
Come riporta Corriere Bergamo, si tratta del risultato dello studio “Sars-CoV-2: cosa è successo in Lombardia e quali vantaggi porterà alla ricerca per il futuro?” promosso da Fondazione Cariplo e sviluppato dai ricercatori dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e dalla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.
Nello specifico, in Lombardia sono stati identificate due ceppi del coronavirus, che sono circolati prevalentemente in Val Seriana e nel Lodigiano. La prima catena di trasmissione si sarebbe diffusa principalmente nel nord della Lombardia (e nello specifico a Bergamo, Alzano e Nembro) già dal 24 gennaio. La seconda catena ha caratterizzato l’epidemia nel sud della Lombardia, colpendo con maggior virulenza in provincia di Lodi e Cremona.