Da venerdì 2 agosto

Mandic, via all'abbattimento di un'ala per realizzare Casa e Ospedale di comunità

Verrà demolito l’edificio denominato Airoldi Fossati su via Cerri a Merate: lavori finanziati attraverso i fondi del PNRR

Mandic, via all'abbattimento di un'ala per realizzare Casa e Ospedale di comunità
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Via all'abbattimento di un'ala del Mandic per realizzare la Casa della comunità di Merate. L'annuncio è stato dato quest'oggi dall'azienda ospedaliera: i lavori inizieranno domani, venerdì 2 agosto 2024.

Lavori al Mandic per Casa e ospedale di comunità

Inizieranno domani, venerdì, i lavori di demolizione dell’edificio denominato Airoldi Fossati su via Cerri a Merate, lavori finanziati attraverso i fondi del PNRR nell’ambito della realizzazione della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità.

Il cantiere, aperto lo scorso maggio, permetterà di realizzare una nuova struttura pronta ad ospitare al piano terreno l’ampliamento della già esistente Casa di Comunità e al piano rialzato il nuovo Ospedale di Comunità. La chiusura del cantiere è prevista per fine dicembre 2025.

"La Casa di Comunità ospiterà gli ambulatori medici per i medici di medicina generale e PLS, gli ambulatori di medicina di gruppo, gli studi per gli assistenti sociali e per gli psicologi, l’ambulatorio infermieristico degli infermieri di famiglia e comunità, gli uffici IFeC di back office, gli uffici del Punto Unico di Accesso e la Centrale Operativa Territoriale" si legge nella nota di Asst Lecco.

Marco Trivelli, dg dell'Asst di Lecco

L’Ospedale di Comunità invece ospiterà 20 posti letto e si occuperà di ricoveri di breve durata destinata a pazienti fragili e/o cronici provenienti dal domicilio o pazienti affetti da multi morbidità provenienti da una struttura ospedaliera che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. "L'Ospedale di Comunità è infatti una struttura socio-sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero" prosegue la nota.

L’ingresso all’OdC garantirà di fatto un supporto al paziente che, dimesso dall’Ospedale per acuzie, necessiti di un ulteriore supporto prima del rientro al domicilio (supporto garantito anche alla rete famigliare e ai caregiver) e al paziente che invece verrà invece segnalato dal proprio medico curante come paziente critico per rientrare al domicilio ma non ancora in fase acuta per essere ospedalizzato.

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