La storia di Montevecchia e dei suoi luoghi simbolo in 70 cartoline
Silvano Grassi, 77enne residente in paese, è un appassionato collezionista. Ha ereditato la passione da suo padre, filatelico di professione.
C’è Canova, la piazzetta Agnesi ma anche l’immancabile scalinata del Santuario della Beata Vergine del Carmelo.
E’ una collezione che si snoda attraverso i decenni quella di Silvano Grassi, 77enne montevecchino molto conosciuto in paese anche per la sua collaborazione in passato con la redazione dell’informatore comunale. Dalla fine degli anni Ottanta ad oggi ha raccolto 70 cartoline che raccontano i luoghi simbolo di Montevecchia, esponendole in alcuni quadretti che dall’ingresso danno il benvenuto a chi visita la sua abitazione in via delle Sorgenti.
La storia di Montevecchia in 70 cartoline
Originario di Milano, Montevecchia è stata per lui una meta immaginata, ambita e desiderata. «Da piccolo, fino ai 6 anni più o meno, visto che i miei lavoravano stavo dai nonni a Ronco Briantino - racconta - Montevecchia era un po’ lo sfondo del territorio, ma non c’ero mai stato, la vedevo da lontano». Finché, quando aveva 7 anni, suo padre, a bordo di una moto Morini, non provò ad affrontare la salita di via Belvedere: «Non era molto abile, la strada era sterrata e all’altezza del sentiero Oliva non riuscivamo più a salire, così quell’occasione sfumò». In Alta Collina e in piazzetta salì soltanto a 16 anni, con un zio, mentre qualche anno dopo vi si trasferì, acquistando un terreno in via delle Sorgenti, dove allora erano tutti campi e «sembrava un po’ il Far West».
Una passione ereditata dal padre, filatelico di professione
La passione per Montevecchia, col tempo, si unì a quella per il collezionismo, ereditata dal padre, filatelico di professione. «Era la fine degli anni Ottanta quando cominciai con le cartoline - ricorda Grassi - Mi trovavo a una mostra di francobolli e notai questo banchetto, sul quale in prima fila spiccava una cartolina di Montevecchia. L’acquistai e tornai anche l’anno dopo, per poi passare agli acquisti su eBay». Sul portale, frequentatissimo dai collezionisti, è possibile trovare di tutto e le cartoline, comprese quelle di Montevecchia, non mancano, con prezzi che vanno dagli 8-10 euro fino ai 60 per quelle più rare, come uno scatto che raffigura un’auto d’epoca in piazza Agnesi.
Un messaggio sorprendente in una cartolina... scritta dal suocero anni prima
Tra le cartoline preferite dal montevecchino, oltre a quella che ritrae l’Albergo Nuovo dove ha spesso condiviso pranzi e cene con i parenti, anche una che il destino ha voluto arrivasse nelle sue mani. «L’ho acquistata tempo fa online da un signore di Pordenone e una volta ricevuta ho scoperto che il messaggio sul retro era stato scritto da mio suocero, che l’aveva inviata ad una coppia di amici milanesi e poi, chissà come, la cartolina era finita a Pordenone» racconta il montevecchino con emozione. Tanti i messaggi sulle cartoline, la più antica del 1907 e la maggior parte risalenti agli anni Venti del Novecento, alcuni dei quali in lingua straniera, tedesco soprattutto.
In casa sono tutti collezionisti
La passione per il collezionismo, in casa Grassi, ha però contagiato tutti: lo stesso Silvano conserva anche placchette di champagne e spumanti (ne ha ben 920), mentre la moglie Isa negli anni ha acquistato tante casette-souvenir dal mondo e la figlia Chiara ha più di 200 panda di tutti i tipi, peluche perlopiù. Quest’ultima, che per un periodo ha gestito l’edicola del paese, vendeva anche cartoline di Montevecchia.
C'è anche l'idea di una mostra
Di recente Grassi ha anche avuto modo di conoscere un appassionato collezionista come lui: Alessio Fumagalli, che a Santa Maria Hoè ha più di due milioni di cartoline. «Gliene ho portate 250 per la sua collezione e ci siamo un po’ confrontati sulla nostra passione» conferma Grassi, che avrebbe piacere a mostrare le sue cartoline ai concittadini, magari con un aiuto per organizzare una mostra.
Nel frattempo, chi avesse cartoline che ritraggono il Colle o fosse un collezionista come Grassi, può contattare il 77enne al numero di telefono 335.1269380, per scambiarsi aneddoti e, perché no, cartoline doppie.
Gloria Fendoni