Mandic, la diagnosi di Fragomeli: "Carenza di personale e difficoltà, ma anche voglia di innovare"
Il consigliere regionale del Pd ha incontrato il direttore generale e i primari del presidio di Merate
Carenza di personale e varie criticità, ma anche tanti sforzi per innovare. E' questa l'analisi del consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli relativamente allo stato di salute dell'ospedale Mandic di Merate, alla luce dell'incontro con il direttore generale Marco Trivelli avvenuto ieri, martedì.
Fragomeli al Mandic
"Come mi ero impegnato a fare, a distanza di un paio di settimane, ho potuto fare il giro dei reparti anche al Mandic, grazie alla massima disponibilità della direzione generale e dei primari. E continuerò a monitorare la situazione all’interno dei due nosocomi per capire se le problematiche che mi sono state rappresentate verranno risolte via via - ha commentato al termine degli incontri Fragomeli - Anche a Merate ho riscontrato come prima difficoltà la carenza di personale, distribuita uniformemente. La Direzione generale è fortemente impegnata per agevole il reclutamento di sanitari, così come i primari lavorano per introdurre innovazioni sugli interventi chirurgici. Non mancheranno novità nel campo strumentale: a breve entrerà in funzione un robot destinato all’Ortopedia. Quindi, pur nelle difficoltà, è la dimostrazione che questo ospedale ha la capacità di ritagliarsi lo spazio per alcune peculiarità, a volte non riscontrabili nemmeno a Lecco".
Ottimismo misto a preoccupazione. “Ma al di là della specificità di alcuni reparti, le criticità tuttora permangono - ha aggiunto Fragomeli - Quindi, poco personale, una retribuzione per gli infermieri che non è idonea a stimolare e a far avviare un percorso triennale universitario, normative datate che, ad esempio, in Medicina pongono troppi pazienti in capo a ogni singolo operatore. E anche la Chirurgia è in sofferenza per questi stessi motivi. Ma per ridare appeal alla carriera infermieristica i temi retributivo e del carico di lavoro vanno rivisti, assieme a nuovi benefit. Stesso problema con i medici: turni eccessivi li spingono a stare lontani da certi reparti. Cardiologia ha meno problemi, è ben integrata con Lecco, l’offerta è molto elevata e le domande di assunzione arrivate sono tante, ma non può essere l’unica unità che funziona senza intoppi. Vanno colmati i buchi principali anche negli altri reparti d’elezione dell’ospedale. I bandi sono attivi e questo è un buon segno, ma chiaramente bisognerà trovare soluzioni più ampie anche di tipo normativo”.
Il consigliere dem punta il dito verso il Pirellone. “Ho raccolto un’ulteriore segnalazione che riguarda direttamente Regione Lombardia: mi è stato detto che se funzionasse correttamente il sistema informativo regionale, qualche problema in più sarebbe risolto, perché il personale perde davvero tanto tempo a star dietro a questioni prettamente burocratiche. Noi del Gruppo regionale del Pd lo sappiamo bene perché più volte abbiamo interrogato l’assessore al Welfare per capire come mai Aria, la centrale acquisti che oggi ingloba anche Lombardia Informatica, continua a non riuscire a risolvere gli stalli sul portale sanitario” ha spiegato.
“Complessivamente - ha concluso il consigliere regionale - ho trovato un ospedale contrassegnato da un grande impegno del personale, dove non manca la sinergia tra alcuni reparti e i medici di base per portare a una corretta presa in carico del post ricovero sul territorio”.