Maresciallo ucciso in caserma, l'omicida è stato assolto
Doriano Furceri, 58 anni, ex comandante dei Carabinieri di Bellano con un passato nella compagnia di Merate, era stato ammazzato ad Asso dal collega Antonio Milia
Assolto con formula piena in quanto totalmente incapace di intendere e di volere. Come riporta Primacomo.it, è questa la sentenza pronunciata ieri, mercoledì 3 luglio 2024, dal Tribunale militare di Verona nei confronti di Antonio Milia, a processo per l'omicidio di Doriano Furceri, 58 anni, ex comandante dei Carabinieri di Bellano con un passato nella compagnia di Merate, trasferito ad Asso a febbraio del 2021.
Maresciallo ucciso, Milia assolto per incapacità di intendere e volere
L'ex carabiniere aveva freddato il suo comandante all'interno della stazione dei Carabinieri di Asso nella tarda serata del 27 ottobre 2022. Al tragico fatto era seguito l’asserragliamento di Milia all’interno della stazione. Ad intervenire erano state le forze speciali del Gis (Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri) giunte dalla Toscana per convincere il militare a uscire per poter cercare di soccorrere in sicurezza il comandante.
La sentenza: ora accertamenti sugli operatori sanitari
Il Tribunale ha rigettato le richieste risarcitorie delle parti civili e ha trasmesso alla procura il fascicolo per gli accertamenti sugli operatori sanitari (3 della Commissione ospedaliera e uno della infermeria) che avevano fatto rientrare Milia al lavoro dopo un periodo di ricovero all’Ospedale Sant’Anna di Como e la successiva convalescenza. Ottenuta l'idoneità dalla Commissione medico ospedaliera, il carabiniere era infatti potuto tornare in servizio.
Antonio Milia dovrà comunque stare in una comunità di cura per 5 anni.
Esprime soddisfazione per la sentenza di oggi l'avvocato difensore dell'ex carabiniere, Roberto Melchiorre: "Siamo soddisfatti dell'esito di questo procedimento: è dal 28 ottobre 2022 (giorno dopo l'omicidio, ndr) che affermiamo che tale questione complessa andasse approfondita, l'omicidio era da ricondurre non solo a chi aveva premuto il grilletto ma andava appunto approfondita la questione. Bisogna accertare le responsabilità per evitare che tragedie simili si verifichino nuovamente".
Nei suoi 35 anni di servizio, Doriano Furceru era stato al comando di diverse stazioni lombarde, in Brianza e, come detto, a Bellano. Originario di Palermo aveva lavorato proprio nel reparto operativo del capoluogo siciliano e aveva partecipato alla missione all’estero nel Kosovo. Furceri aveva iniziato la sua carriera frequentando il corso sottufficiali a Velletri nel 1986, poi si era spostato a Firenze e aveva ottenuto il grado di vicebrigadiere nel 1988. Finita la scuola, si era subito spostato in Lombardia a Seregno e anche a Merate. Nei primi anni 2000 era tornato nella sua terra d’origine, nel reparto operativo di Palermo, prima come tecnico di laboratorio per le sostanze stupefacenti (Furceri era infatti perito chimico di formazione) e poi, sempre nello stesso ambito, si era occupato di investigazioni scientifiche. Nel 2004 era tornato in Lombardia, dove era stato al Comando della Stazione di Bellano, il suo incarico più longevo. Poi, il trasferimento ad Asso.