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Presentato a Merate il libro "Umano, poco Umano"

L'Intelligenza artificiale? Benvenuta, ma non facciamoci travolgere

Presentato a Merate il libro "Umano, poco Umano"
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 È il grande tema di questi giorni. Soprattutto dopo l’intervento straordinario di Papa Francesco al G7 organizzato nel territorio di Brindisi. Un’occasione per ribadire, ce ne fosse ancora bisogno, che l’Intelligenza artificiale non riguarda soltanto il nostro domani; è già qui, ora. In futuro, casomai, sarà soltanto più forte e pervasiva. E – come spiegano Mauro Crippa e Giuseppe Girgenti nell’introduzione del loro libro Umano, Poco umano,  presentato nella serata di ieri, lunedì 24 giugno 2024 a Merate -  il grande rischio non è «che diventi come l’intelligenza umana, ma semmai il contrario: che l’intelligenza umana smarrisca le sue caratteristiche peculiari e si appiattisca su quella artificiale, venendone travolta»

L'Intelligenza artificiale? Benvenuta, ma non facciamoci travolgere

Sì, perché per sopravvivere (o perlomeno opporre un po’ di resistenza) al probabile impatto gigantesco dell’IA nella nostra quotidianità, bisogna prima di tutto rendersi consapevoli delle «qualità irriducibili dell’umano rispetto al tecnologico. Non c’è molto tempo, perché le lesioni ai nostri nessi cognitivi e alla nostra comprensione del reale sono già operanti e profondi».

Il direttore generale dell’informazione e della comunicazione di Mediaset e il filosofo hanno quindi deciso di unire le forze per dar vita a questo prodotto editoriale che già nel sottotitolo manifesta una presa di posizione netta: “Esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale”. Tutti raccontati sottoforma di rimandi e contestualizzazioni del pensiero di grandi autori della classicità (come Omero, Eraclito, Socrate o Platone) e della tradizione cristiana (Agostino e Ignazio di Loyola). Un modo per prendere coscienza dei rischi che si corrono con l’IA e ricordare al “soggetto umano“ chi è davvero; anche attraverso antichi precetti sempre validi come “conosci te stesso”, “sii te stesso” e “ama te stesso”.

Esercizi spirituali che, integrati da suggestioni e curiosità sul tema dell’Intelligenza artificiale, sono stati raccontati dagli stessi autori nel corso di un incontro pubblico organizzato dalla Fondazione Costruiamo il Futuro a Merate, all’interno di un auditorium Spezzaferri gremito per l’occasione, per la terza tappa del ciclo Costruiamo Cultura. Spunti di riflessione preziosi sono arrivati anche dal segretario generale del Censis, Giorgio De Rita

Mauro Crippa

A fare gli onori di casa e coordinare i diversi passaggi del talk, il presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro Maurizio Lupi. «L’intelligenza artificiale rappresenta una sfida affascinante e rischiosa al tempo stesso – sottolinea lo stesso presidente Lupi –. Ma è un tema con cui è necessario fare i conti perché trasversale a ogni settore dell’agire umano. Riguarda davvero tutti. E dobbiamo lavorare assieme affinché gli sviluppi enormi, e oggi forse neppure immaginabili, che porterà l’Intelligenza artificiale nel prossimo futuro pongano le basi per un benessere diffuso. La crescita di una società è reale se mette a disposizione di chiunque gli strumenti per non essere lasciati indietro. Per la Fondazione Costruiamo il Futuro, chi esiste, conta. Vorremmo fosse così, e daremo sempre il nostro piccolo contributo in tal senso, anche quando di mezzo ci sono opportunità grandiose come quelle prospettate dall’Intelligenza artificiale».

Inutile dunque parlare di “sfida”. Tra l’intelligenza umana e artificiale sarà necessaria piuttosto tanta “collaborazione” per raggiungere, più in fretta e con migliori risultati, grandi obiettivi di sviluppo generalizzato. 

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