IL PERSONAGGIO

Un brianzollese nella Kings League: Justyn D'Ippolito gioca col "Pupone"

Calciatore professionista classe 1998, alto 1 metro e 85, ha difeso i pali di numerose società di spicco del panorama calcistico nazionale con trascorsi nel Legnano, prima in Serie D e poi in Eccellenza, nel Como in serie D con cui ha conquistato la promozione in C, e in Svizzera con l’F.C. Chiasso in serie B.

Un brianzollese nella Kings League: Justyn D'Ippolito gioca col "Pupone"
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Un brianzollese nella Kings League: Justyn D'Ippolito gioca col "Pupone". La Kings League è una competizione di calcio a 7 piena di sfaccettature originali e imprevedibili, dove vecchie glorie, giocatori professionisti in attività e dilettanti indossano la stessa maglia. Nella squadra italiana, insieme a campioni internazionali del calibro di Francesco Totti, Radja Nainggolan e del portiere Emiliano Viviano, c’è anche Justyn D’Ippolito, nato e cresciuto a Lecco ma residente da otto anni a Castello Brianza.

Un brianzollese nella Kings League: Justyn D'Ippolito gioca col "Pupone"

Calciatore professionista classe 1998, alto 1 metro e 85, ha difeso i pali di numerose società di spicco del panorama calcistico nazionale con trascorsi nel Legnano, prima in Serie D e poi in Eccellenza, nel Como in serie D con cui ha conquistato la promozione in C, e in Svizzera con l’F.C. Chiasso in serie B.
Dalla sua passione per la politica locale, è arrivata l’occasione della vita per partecipare a Kings League World Cup: «Tutto è nato da un post social dove la Kings League Italia diceva di essere alla ricerca di giocatori per il mondiale in Messico – racconta D’Ippolito – È stato Roberto Gagliardi, coordinatore provinciale di Forza Italia a spronarmi a inviare il mio curriculum. Passato un mese, quando ormai me ne ero dimenticato, è arrivata la chiamata per i trials e sono stato preso. Quasi ancora fatico a crederci».

L'avventura in Messico

Da lunedì 20 a venerdì 24 maggio 2024 il ritiro alla Folgore Caratese e poi la partenza per il Messico con ben cucita addosso la maglia della selezione italiana «Stallions», capitanata proprio dall’ex numero 10 della Roma. In palio, per il vincitore del torneo, la bellezza di un milione di euro.
«Il debutto nelle prime partite, contro la Colombia (vittoria per 3-2), il Brasile di Neymar (sconfitta per 2-1) e il Perù (successo per 2-0), è stato qualcosa di emozionante – prosegue il lecchese – Non avevo ancora realizzato quello che sarei andato a fare ma, quando mi sono trovato in campo con Totti, Nainggolan e Viviano, e incontrato leggende del calcio come Casillas, Llorente e Neymar vi assicuro che è stato incredibile, un po’ strano ma davvero bellissimo. Peccato aver chiuso il torneo agli ottavi con una sconfitta, 5-2 con i peruviani del Porcinos».

I progetti futuri

Il prossimo anno, dopo l’America e la Spagna, Gerard Piqué, l’ideatore di questo sport innovativo, ha annunciato l’arrivo del terzo campionato mondiale di Kings League in Italia e l’obiettivo, per D’Ippolito, è ovviamente quello di restare nel giro: «Gli “Stallions” saranno sicuramente la prima delle undici squadre che parteciperanno e noi ragazzi, campioni a parte, dovremmo essere i primi dieci che giocheranno. Il mio obiettivo è quello di continuare su questa strada, anche se non so ancora se verremo divisi o se proseguiremo con questa formazione. Il calcio è stato la mia vita e il mio lavoro per tantissimi anni e ora, voglio sfruttare questa occasione per continuare a rimanere nel settore».
Il torneo prosegue anche senza gli Stallions, ma a Castello Brianza, impazza un meme che ritrae D’Ippolito mentre illustra le basi del calcio al «Pupone», Francesco Totti. Ovviamente ironico.
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