Frana lungo l'Adda, la vicenda finisce in Parlamento
Iniziativa dell'onorevole Giulia Pastorella su segnalazione della segretaria di Azione Eleonora Lavelli e dopo un sopralluogo con il sindaco di Paderno Torchio e il consigliere provinciale di Imbersago Ghislandi
La frana lungo l'Adda, che sta mettendo a serio rischio le attività dello Stallazzo, punto di ristoro gestito nel tratto di Paderno dalla cooperativa Solleva, ma non solo, finisce in Parlamento. Merito dell'onorevole di Azione Giulia Pastorella, che messa al corrente della situazione di criticità dalla segretaria provinciale del partito e consigliera comunale a Imbersago Eleonora Lavelli e dopo un sopralluogo con il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio e con il consigliere provinciale Giovanni Ghislandi, ha prodotto un'interrogazione rivolta ai ministri dell'Ambiente e delle Infrastrutture.
Frana lungo l'Adda, interrogazione di Azione
Nella sua interrogazione, la parlamentare del partito di Carlo Calenda illustra la situazione di criticità che si è verificata lungo l'alzaia dell'Adda a causa del maltempo che si è abbattuto sul nostro territorio circa due settimane fa (e che per altro non sembra dare tregua).
Nelle sue argomentazioni si concentra poi sul rischio dello Stallazzo di chiudere addirittura i battenti, con ripercussioni sui lavoratori appartenenti alle categorie protette che potrebbero rimanere a casa.
"In prossimità del luogo in cui è avvenuta la frana è situato lo Stallazzo, unico punto di ristoro del tratto di alzaia, gestito dalla Cooperativa sociale “Solleva”. Come denunciato dalla Presidente Erika Grandi e dal Direttore Cavaliere Luigi Gasparini, la chiusura del percorso ciclopedonale causato dalla frana ha cagionato una fortissima riduzione del transito. Le perdite derivanti stimate sono di circa 70 mila euro all’anno, e si prospetta il rischio di dover chiudere la Cooperativa stessa, nella quale prestano lavoro oltre 50 dipendenti, in buona parte soggetti fragili e appartenenti a categorie protette" spiega la parlamentare.
L'onorevole Pastorella chiede insomma lumi sulla vicenda. "Si chiede quali iniziative, per quanto di competenza, intendano porre in essere per sollecitare gli enti competenti (in primis il Consorzio Est Ticino Villoresi e il Parco Adda Nord di regione Lombardia) a mettere in campo una soluzione di ripristino del tratto di alzaia compromesso dalle frane del 16 maggio, e quali misure intendano applicare per contribuire, anche economicamente, al ripristino dello stesso tratto e alla rimessa in funzione dei servizi dell’Adda colpiti dalle problematiche sopra esposte, di concerto con gli Enti competenti e coinvolgendo i Comuni interessati".