progetto sociale

"Montagnaterapia" con Cai e Asst

Prevede delle uscite in ambiente collinare e di media montagna per persone in carico ai servizi psichiatrici del Dipartimento Area Salute Mentale e delle Dipendenze

"Montagnaterapia" con Cai e Asst
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Delle escursioni per camminare insieme e riscoprire la socialità. Questo lo scopo della convenzione stipulata fra il Cai di Calco e Asst Lecco, che prevede delle uscite in ambiente collinare e di media montagna per persone in carico ai servizi psichiatrici del Dipartimento Area Salute Mentale e delle Dipendenze, ovvero la Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza di Cernusco e il Centro Diurno di Merate.

"Montagnaterapia" con Cai e Asst

Il progetto «Camminare assieme per fare gruppo, ascoltare il proprio corpo e conoscere il territorio dove si vive», o più semplicemente «Montagnaterapia», come lo ha definito il Cai, rientra in una «pratica riabilitativa diffusa e riconosciuta a livello clinico», spiega Asst. Le escursioni guidate, infatti, permettono di «vivere momenti aggreganti, con un forte valore educativo e relazionale e riscoprire il proprio corpo e curarne gli aspetti del benessere psico-fisico inserendo concetti di corretta alimentazione e di adeguato movimento corporeo in un contesto ambientale tipico del paesaggio montano e collinare che favorisce un contatto rigenerante con la natura».

Il progetto, ha spiegato il presidente del Cai Matteo Fumagalli, non ha ancora avuto avvio, ma il gruppo conta di organizzare presto delle escursioni. La convenzione sarà in vigore fino a fine dicembre 2026.

«Il tipo di attività che si intende svolgere - si legge nella convenzione - consiste in un ciclo di escursioni in ambiente collinare o di media montagna, accompagnati da un numero adeguato di operatori Asst, che si occupano della gestione e della vigilanza dei partecipanti».

Il Cai ha voluto sottolineare che «la frequentazione dell’ambiente collinare o di media montagna, pur adottandosi tutte le precauzioni e le tecniche per garantire il corretto svolgimento delle escursioni in condizioni di ragionevole sicurezza presenta comunque rischi e pericoli oggettivi ineliminabili».

I percorsi e i sentieri inclusi nel progetto «sono stati preventivamente esaminati e concordati tra i volontari e gli operatori dell’Asst, tenuto conto delle condizioni psico-fisiche di coloro che parteciperanno, così come prospettate dagli operatori dell’Asst, nonché delle caratteristiche degli itinerari e delle difficoltà tecniche così come illustrate della sezione Cai e concordemente ritenute compatibili e idonee da parte degli operatori dell’Asst». Tutti gli itinerari scelti sono classificati in difficoltà T, ovvero «Turistica». In caso di maltempo, inoltre, il Cai avrà la possibilità di rinviare o annullare l’escursione.

«Il ruolo dei volontari è di accompagnamento degli ospiti dell’Asst lungo l’itinerario scelto, ad esempio identificando il percorso, controllando la situazione per cogliere eventuali difficoltà oggettive, scegliendo le possibili contromisure e dando le necessarie disposizioni in merito. Dal punto di vista didattico, i volontari avranno il compito di trasmettere conoscenza circa il modo di andare correttamente in montagna, di fornire informazioni utili alla corretta frequentazione della stessa, oltre a favorire le opportunità di socializzazione con persone esterne al contesto di cura - spiega la convenzione - Gli operatori dell’Asst provvederanno alla gestione di tutti gli aspetti educativi, relazionali e psichici degli utenti partecipanti alle escursioni».

Un progetto importante, che permetterà di vivere e scoprire la montagna anche come realtà educativa e aggregativa.

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