Vernice rossa contro la Fiocchi Munizioni: due identificati e denunciati
Si tratta di due trentenni, uno residente a Como e uno a Civitavecchia
Due trentenni, uno residente a Como e l'altro nel Lazio, a Civitavecchia. Si tratta dei due attivisti che nella mattinata di domenica 5 maggio 2024, hanno compiuto una "incursione" a Lecco lanciando vernice rossa contro la Fiocchi Munizioni. I due sono stati identificati dalla forze dell'ordine (sul posto, ovvero in via Santa Barbara a Belledo erano intervenuti gli uomini della Questura di Lecco).
Vernice rossa contro la Fiocchi: due identificati e denunciati
I due giovani attivisti di Ultima Generazione e Palestina Libera, i gruppi che hanno "rivendicato" la plateale azione di protesta non violenta anche attraverso un video che è stato pubblicato su X (ex Twitter) e anche su Instagram avevano anche acceso dei fumogeni e avevano esposto uno striscione per invocare la libertà della Palestina. Ora sono stati denunciati
Dal 7 ottobre ad oggi oltre 15 mila bambini sono stati sterminati ma l'invio di armi e armamenti Made in Italy non è mai cessato - avevano denunciato gli attivisti - Secondo l’Istat la prima provincia italiana per invio di armamenti ad Israele nell'ultimo trimestre del 2023, in pieno genocidio, è Lecco, dove ha sede la fabbrica Fiocchi munizioni, con 1.011.510 euro. Dopo aver bombardato gran parte della striscia di Gaza negli scorsi mesi, in questi giorni Israele sta pianificando l'invasione via terra di Rafah. Secondo le Nazioni Unite questa invasione causerà centinaia di migliaia di vittime palestinesi. Ad oggi, oltre 35 mila civili sono già stati uccisi. In tutto questo, compagnie italiane come la Leonardo e La Fiocchi non hanno mai cessato di inviare munizioni, armi e armamenti militari a Israele".
Immediata era arrivata la risposta di Stefano Fiocchi, presidente del Cda della Fiocchi Munizioni ad Adnkronos: ''Non abbiamo mai venduto proiettili all'esercito israeliano. Noi ci siamo dal 1876 e certo non facciamo cioccolatini ma produciamo proiettili per il tiro, per la caccia e anche per le forze dell'ordine certo, ma nell'ambito della sicurezza. Le proteste alla vernice ormai sono all'ordine del giorno, ma stanno facendo grande confusione a protestare in questo modo. Non so dove siano andati a prendere l'informazione, di noi fornitori dell'esercito israeliano. Tra l'altro Israele per le munizioni ha una propria fabbrica. E se deve comprare, compra dagli Usa. Prendersela con noi non ha senso, dato che lavoriamo per il civile".