25 Aprile a Olgiate, 79 anni di democrazia
"Il 25 aprile del 1945 è il simbolo di un popolo che si è ribellato ad una dittatura e ha vinto. È il simbolo della presa di coscienza di chi aveva deciso di resistere. Questa data rappresenta non soltanto una liberazione, ma la ferma volontà di tornare ad essere liberi"
"Il 25 aprile del 1945 è il simbolo di un popolo che si è ribellato ad una dittatura e ha vinto. È il simbolo della presa di coscienza di chi aveva deciso di resistere. Questa data rappresenta non soltanto una liberazione, ma la ferma volontà di tornare ad essere liberi". Così il vicesindaco Matteo Fratangeli, in sostituzione del Sindaco, Giovanni Battista Bernocco ha dato il via alle celebrazioni per la Festa della Liberazione a Olgiate Molgora, di scena nella mattinata di oggi, 25 aprile 2024, con l'onore al monumento dei caduti in viale Sommi Picenardi e in località Vallicelli.
Presenti, per le celebrazioni del 25 aprile, numerose autorità civili e religiose, insieme ai rappresentanti del Consiglio Comunale, ai giovani consiglieri del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze, alle associazioni, al Capogruppo e ai membri del gruppo alpini di Olgiate/Calco.
25 Aprile a Olgiate: la visita alla Casa Famiglia
A seguire, il vicesindaco si è poi recato in visita dagli ospiti della Casa Famiglia di Olgiate Molgora a cui ha rivolto in primo luogo un pensiero d'affetto: "Questa visita è una tradizione iniziata nel 2020, nel periodo più buio del Covid: un momento di lutto e privazioni, che in quei giorni ci sembrò spontaneo associare al 25 aprile perché nella storia d’Italia, quasi ottant’anni fa, c’era già stato chi aveva indicato la via per rialzarci e resistere".
Poi ancora: "I nostri anziani, ultimi testimoni degli anni della dittatura fascista, hanno vissuto la propaganda di un sistema pervasivo che aveva lo scopo di negare la libertà della persona e il valore della democrazia, che giustificava l’esistenza di “capi” e di “gregari”. È a loro che ancora dobbiamo rivolgerci per comprendere il vero significato della libertà e della democrazia. Il loro esempio nella ricostruzione del Paese ci ha insegnato la forza e il senso di appartenenza alla comunità, la stessa per la quale ognuno di noi si prende cura di chi è più debole, di chi è diverso, di chi è ammalato. Proprio quella solidarietà che l’intolleranza nazifascista ha ferocemente cercato di annientare".
L'omaggio alle pietre d'inciampo
Due anni fa Olgiate Molgora divenne il terzo comune della Provincia, dopo Lecco e Verderio, a ospitare sul proprio territorio una pietra d'inciampo. Un'iniziativa molto importante, dedicata al ricordo di Paolo Carpi, che si pose l’obiettivo di fare memoria sul territorio. Quest’anno, grazie all’impegno dei famigliari, l’iniziativa è stata replicata per ricordare il sacrificio di Ernesto Cattaneo: non solo un doveroso omaggio ad un valoroso cittadino, ma anche una chiara risposta all’indifferenza e all’egoismo. Queste sono solo due delle tante vicende umane e personali che, anche sul territorio olgiatese, trovarono compimento nel riscatto morale di un’intera Nazione avvenuto con il 25 aprile.
Per questo motivo, le celebrazioni sono poi proseguite con la posa di un mazzo di fiori presso le pietre d'inciampo presenti sul territorio comunale di Olgiate.
"Il pensiero, - ha poi aggiunto Fratangeli - ancora una volta, va a chi oggi sta combattendo in Ucraina e alle vittime in Palestina/Israele: a soffrire per le conseguenze di una guerra di aggressione o di vili azioni terroristiche sono sempre i civili di entrambe le parti che, nella migliore delle ipotesi, sono obbligati ad abbandonare le proprie case. Permettetemi dunque un ultimo invito a concentrarci sull’essenza del 25 aprile come patrimonio di tutti, come memoria condivisa. La Costituzione ha consentito dal 1948 ad oggi libertà di parola, di voto e addirittura di veder rappresentati nelle Istituzioni esponenti politici che la contestano nei suoi fondamenti. È questa la chiave per consegnare l’odierna ricorrenza alle nuove generazioni".
L'appello ai giovani
Ai giovani, rappresentati da Maddalena e Miriam come Sindaco e Vicesindaco dei Ragazzi e delle Ragazze, è stato poi detto con chiarezza che "non si può in alcun modo rinunciare alle conquiste che hanno trovato nella Costituzione il punto di inizio. Anche su di voi ricade una responsabilità importante: tocca a voi impegnarvi affinché la società in cui vivrete sia sempre più giusta, sempre più libera ed inclusiva".
A Conclusione delle celebrazioni, come da tradizione, l'omaggio alla rotonda dei Partigiani di Beverate (Brivio), "vestita" per l'occasione da decine di garofani rossi, alla presenza del vicesindaco Fratangeli, del sindaco di Calco Stefano Motta e della vicesindaca di Brivio Roberta Agostoni.