Fabio Sassi: l'associazione pronta a spegnare 35 candeline
Daina Mac William: "Negli anni Ottanta in Italia non si parlava di cure palliative"
Sono passati 35 anni da quando quel gruppo di volontari che supportava l’attività del dottor Mauro Marinari decise di dare vita a quella che sarebbe diventata una realtà unica: l’associazione Fabio Sassi.
La Fabio Sassi pronta a spegnere 35 candeline
Un sodalizio che si appresta a celebrare questo importante traguardo con una serata benefica, che porterà il prossimo 16 maggio il comico Raul Cremona sul palco del cineteatro Manzoni di Merate. Un’occasione per raccogliere fondi sorridendo, ma anche e soprattutto per riflettere sul tema delle cure palliative che fa del nostro territorio un’eccellenza assoluta a livello nazionale. Chi ha vissuto la nascita e la crescita dell’associazione e che ancora oggi ne rappresenta un grande punto di riferimento, nel ruolo di presidente onorario, è Daina Mac William.
"Negli anni '80 non si parlava di cure palliative"
«Negli anni Ottanta in Italia non si parlava di cure palliative, il primo ad affrontare di questo tema fu l’ingegner Virgilio Floriani, il cui fratello morì a causa di un tumore osseo dopo enormi sofferenze - racconta - Venduta la sua azienda, la Telettra, girò il mondo tra Inghilterra, Stati Uniti, Canada e una volta tornato in Italia seppe mettere insieme un gruppo di medici che prendesse sul serio il tema della terapia del dolore: uno di questi era il dottor Mauro Marinari, che insieme a un’infermiera fu il primo a occuparsi di quel tema in via sperimentale all’ospedale di Merate».
L'introduzione delle cure domiciliari
E fu proprio Marinari ad avere l’intuizione delle necessità dell’introduzione delle cure domiciliari. «Notò che alcuni suoi pazienti, a un certo punto non li vedeva più - continua nel suo ricordo Daina Mac William - Alcuni cambiavano reparto in ospedale e, sbagliando, venivano trattati come normali pazienti: svegliati all’alba, magari dopo una notte trascorsa svegli, con la paura del buio e della solitudine, con un pasto davanti che non avevano certo la forza di consumare. Altri invece semplicemente tornavano a casa. Iniziò quindi a uscire dall’ospedale e fare visite nel tempo libero, pur con tutti i limiti fisici che questo comportava, essendo da solo con una sola infermiera».
Con le donazioni nacque l'hospice di Airuno
Grande era già la riconoscenza nei confronti del dottor Marinari da parte delle famiglie dei malati assistiti. «Riceveva donazioni che regolarmente girava all’ospedale. E’ a quel punto che venne l’idea di dar vita a un’associazione, dedicata alla memoria di Fabio Sassi che Marinari aveva avuto come paziente, in modo da poter allargare sempre di più la rete di persone che potessero aiutare i pazienti a domicilio. Era il maggio del 1989, a settembre di quell’anno venne organizzato il primo corso volontari a Casatenovo: molti, come me, vi parteciparono per curiosità. Siamo rimasti affascinati dalla visione del dottor Marinari, dalla sua lungimiranza, dalla sua totale fiducia in quello che faceva e nella sua capacità di attrarre le persone... ed eccoci ancora qui».
La prima presidente dell’associazione è stata Alessandra Passoni, vedova di Fabio Sassi, la seconda proprio Daina Mac William (a loro sono poi succeduti Domenico Basile, Albino Garavaglia e Daniele Lorenzet). «Con i fondi che raccoglievamo, di volta in volta siamo stati in grado di assumere un altro medico, poi un altro, poi qualche infermiere in più... e grazie all’aiuto dei volontari siamo riusciti a portare le cure domiciliari in tutti e 26 i paesi del Meratese e Casatese 365 giorni all’anno, 24 ore su 24».
L’impresa più grande realizzata dalla Fabio Sassi è senza dubbio la costruzione dell’hospice Il Nespolo di Airuno, una realtà ancora oggi unica nel suo genere. «Ci è costata tanti sforzi e tanti soldi. Avevamo 640 milioni di lire sul conto corrente, alla fine ne abbiamo spesi 6 miliardi e mezzo: tutto questo è stato possibile grazie alla generosità dei brianzoli. Io sono particolarmente grata ai club di servizio, alle cui porte ho bussato più volte trovando sempre disponibilità a 360 gradi, e alle aziende che non cito perché rischierei di dimenticarne alcune. Chi opera all’hospice, dalle infermiere alle Oss, dalle cuoche ai volontari, è lì per una scelta precisa, senza nessun obbligo. Sono persone speciali, questo da tanti anni lo riconoscono anche le famiglie dei pazienti ed è quello che ci spinge ad andare avanti».
Per il 35esimo compleanno spettacolo benefico con Raul Cremona
Per celebrare il suo 35esimo compleanno, la Fabio Sassi propone una serata che si preannuncia davvero divertente.
Giovedì 16 maggio alle 21, sul palco del cineteatro Manzoni dell’oratorio di Merate, in via Papa Giovanni XXIII 23, salirà il noto comico e mago Raul Cremona che con il suo show «Bravissssssimo!» strapperà applausi e risate agli spettatori presenti in sala. L’evento è organizzato dall’agenzia Duepunti di Cernusco Lombardone e i partner dell’iniziativa sono la parrocchia di Sant’Ambrogio, il Giornale di Merate e il gruppo editoriale Netweek.
E’ già possibile acquistare i biglietti (prezzo 25 euro) su Eventbrite (https://raulcremona-merate.eventbrite.com) oppure direttamente al cineteatro il 3 e 10 maggio a partire dalle 21.15.