"In nome del pane": a Olgiate una pietra d'inciampo per Ernesto Cattaneo
Arte e memoria si fondono a Olgiate Molgora, a partire da domenica 7 aprile
«In nome del pane»: arte e memoria si fondono a Olgiate, in un calendario di eventi che prenderà il via con la posa della pietra d’inciampo in memoria di Ernesto Cattaneo, mugnaio accusato di aver fornito farina e viveri ai partigiani e morto a Gusen nel gennaio del 1945. La cerimonia si terrà domenica 7 aprile alle 15 in via Pilata, all’altezza del civico 18.
"In nome del pane": una pietra d'inciampo per Ernesto Cattaneo
A proporre la pietra d’inciampo, che si aggiungerà a quella posata a Mondonico in memoria di Paolo Carpi, figlio del pittore Aldo e morto giovanissimo nel campo di concentramento di Gross-Rosen con un’iniezione di benzina, sono state le nipoti Patrizia e Gabriella Consonni.
Ernesto Cattaneo nacque nel 1891 a Olgiate e per tutta la vita lavorò come mugnaio, mestiere praticato già dai suoi familiari, e predispose negli anni un impianto di macinazione molto avanzato per quegli anni, gestendolo fino alla deportazione. Il 30 marzo 1944 fu arrestato con l'accusa di aver fornito, in collaborazione con altri, farina e
viveri a diversi gruppi di partigiani impegnati nella Resistenza.
Cattaneo fu imprigionato a Milano nel carcere di San Vittore, privato del permesso di ricevere visite dei familiari, e poi trasferito nel campo di concentramento di Fossoli, prima del trasferimento nel lager di Mauthausen. L’anno successivo, nel mese di marzo, alla famiglia arrivò la comunicazione della sua morte, avvenuta nel mese di gennaio nel distaccamento di Gusen.
Nel 1946 l’Anpi, che partecipa all’organizzazione della posa della pietra d’inciampo insieme al Comune e alla famiglia di Cattaneo, lo riconobbe ufficialmente come partigiano. Con la cerimonia del 7 aprile prenderanno il via una serie di iniziative per celebrare la ricorrenza del 25 aprile.
Una serie di eventi fino al 25 aprile
A seguire, dalle 16, installazione artistica della nipote Patrizia Consonni nella chiesina di Beolco, con il contributo di Giuseppe Miotto, Luca Miotto e Amanda Zaramella.
Sabato 13 aprile, alle 17, al sala consiliare ospiterà invece «Arte significante, memoria significata» con l’approfondimento dello storico dell’arte Luca Nava e la partecipazione del gruppo Arteincomune. Sabato 20 aprile alle 16, nel teatro dell’oratorio, «A Milano è morto l’arciprete» con la presentazione delle autrici del libro Enrica Bolis e Clara Tacchi e Alberto Magni dell’Anpi. Mercoledì 24 alle 21 al polo culturale di Arlate di Calco, invece, presentazione del libro «Il convoglio» di Franco Meroni, a seguire concerto multimediale di Maurizio Padovan «Il prezzo della libertà».
La rassegna di eventi, promossa delle nipoti e realizzata in collaborazione con i Comuni di Olgiate, Calco, Brivio, l’Anpi e gli Alpini.