Confcommercio Lecco, Riva: “Formazione e servizi per aiutare le imprese”
A colloquio con il Segretario Generale: “Cauto ottimismo per il 2024, ma anche fiducia nei corsi e nelle aziende del territorio. E per il turismo sarà un anno importante”
Alberto Riva parla di un cauto ottimismo per il 2024, punta forte sulla formazione e mette in mostra un’associazione in salute: con il Segretario Generale di Confcommercio Lecco abbiamo analizzato la situazione del territorio.
Come si è aperto il 2024 per i commercianti del territorio? Quali sono le previsioni per il resto dell’anno, considerando anche la complicata situazione internazionale?
Sostanzialmente il 2024 è iniziato un po’ con il freno a mano tirato. Le criticità sono piuttosto evidenti: ci sono parecchie tensioni internazionali, dalla guerra in Ucraina al conflitto in Medio Oriente con il conseguente aumento del costo dei trasporti, senza scordare l’inflazione e i rincari di gas ed energia che ancora incidono sui fatturati delle aziende. Insomma, tutti questi fattori invitano alla prudenza, perciò prevedono una certa cautela per lo sviluppo dell’anno corso, per cui sono comunque ottimista.
Ci sono progetti speciali o iniziative particolari in corso o in fase di attivazione? A che punto sono i lavori a palazzo Ghislanzoni?
La nostra attività ordinaria è sempre al servizio delle aziende e delle loro esigenze. All’interno del piano di iniziative realizzate a favore delle imprese, anche quest’anno abbiamo presentato alcune novità e una su tutte riguarda l’intelligenza artificiale, vista da vicino con corsi dedicati. Per quanto riguarda palazzo Ghislanzoni nel corso dell’anno sarà inaugurato l’immobile che si affaccia su via Roma, ci sarà consegnato probabilmente entro la fine del mese. Ad oggi mancano soltanto le ultime lavorazioni e alcuni dettagli. Siamo di fronte ad un investimento fortemente voluto sia dal presidente Antonio Peccati che dalla Giunta: a luglio si trasferirà qui il nostro Confidi lasciando così liberi spazi che saranno occupati dall’ufficio formazione e marketing. Mentre un’altra parte dell’immobile sarà messa a reddito. In parallelo stanno iniziando i lavori per l’immobile posto all’interno, la cui consegna è prevista entro la fine dell’anno. Anche in questo caso una parte sarà messa a reddito, mentre un’altra sarà utilizzata da Confcommercio. Qui saranno realizzate aule di formazione che andranno ad aggiungersi a quelle di cui già disponiamo nel palazzo attuale e inoltre alcuni spazi saranno destinati per la realizzazione di un servizio di dopo scuola per i figli dei commercianti lecchesi e dei loro dipendenti.
Riesce a fornirci un po’ di numeri relativi all’operato di Confcommercio? Quali sono i servizi più richiesti? Parliamo anche dei corsi di formazione, aspetto su cui siete molto presenti.
Siamo in grado di accompagnare gli imprenditori in tutte le fasi che interessano la vita di un’azienda, a partire dalle consulenze per aprire un’attività e arrivando a tutti i servizi e gli adempimenti necessari per la corretta gestione della stessa (contabilità, paghe, sicurezza... ). La formazione è un servizio che eroghiamo con continuità e successo: al di là dei corsi obbligatori, siamo presenti con corsi personalizzati per le imprese, che sempre più ci richiedono interventi ad hoc. Nel corso del 2023 abbiamo formato 1.683 persone, con 148 corsi erogati e 380 percorsi formativi online. Tra i servizi più richiesti, oltre alla formazione, spiccano il servizio contabilità/paghe, ma anche il supporto e le comparazioni che riguardano le convenzioni. Per esempio abbiamo una partnership consolidata con Acinque, grazie a cui riusciamo ad offrire prezzi competitivi in termini di energia elettrica e gas. A livello associativo, Confcommercio Lecco conta oggi circa 3.500 soci: durante la pandemia c’è stato un calo dei numeri, con realtà che purtroppo non hanno superato la fase critica. Ora però siamo in ripresa: abbiamo chiuso il 2023 con il miglior conto economico di sempre.
L’intelligenza artificiale è un tema di stretta attualità: state proponendo dei corsi per i vostri associati, in cosa consistono? Qual è il valore aggiunto che può dare l’AI?
Si terrà un corso ad aprile: senza dubbio è un tema all’avanguardia, per cui stiamo procedendo con un approccio concreto, senza catastrofismi ma senza nemmeno pensare che sia oro colato. Credo che l’AI possa essere utilizzata almeno in questa fase soltanto da alcuni settori, fornendo soluzioni e consulenze specialistiche, mentre per altri vedo una connessione ancora distante. Per esempio può essere di maggiore utilità per le aziende che si occupano di comunicazione e grafica: serve uno studio meticoloso per comprendere i settore merceologici dove l’intelligenza possa essere utilizzata dando un valore aggiunto. Di certo va tenuto conto di un ulteriore aspetto importante, ovvero che il nostro territorio è attrezzato per accogliere e accompagnare l’innovazione, il Politecnico di Milano - sede di Lecco può sicuramente fornire un grosso aiuto su questo tema. Concludo ricordando che stiamo lavorando ad un evento nel corso dell’anno, che si terrà probabilmente in autunno.
Il turismo nel 2023, a Lecco ma più in generale nell’intera area, è decollato...
Questo settore stava già crescendo prima della pandemia, in termini di incremento dell’offerta e anche della sua qualità. Dopo la pausa forzata è ripartito, bruciando le tappe e ponendosi a livelli più alti rispetto alla situazione pre-Covid. Per il 2024 abbiamo un leggero ottimismo: si prevede un altro anno importante per le imprese del settore turismo, ovvero tutte le attività ricettive e di somministrazione.
Che cosa serve al settore turistico per compiere un definitivo salto di qualità?
Ci auspichiamo che aumentino i servizi sul territorio, dalle corse dei battelli alla presenza di maggiori punti di informazione. Non solo: il servizio taxi è da implementare, soprattutto nel periodo estivo. C’è poi l’ampio capitolo relativo alle infrastrutture: spero che con le Olimpiadi siano implementate, questo ci farebbe fare il reale salto di qualità.
Dal confronto con le altre associazioni di categoria emerge un problema relativo al reperimento della forza lavoro: anche voi riscontrate questa criticità?
Sì, e si è accentuata dopo il periodo Covid. È relativa sia alla ristorazione che al settore alberghiero: mancano cuochi, aiuto cuochi, personale di sala, persone che sappiano le lingue in modo fluente e che abbiamo un upgrade elevato per il digitale. Non è tutto: nel campo del marketing digitale le imprese fanno fatica a reperire manodopera specializzata e si «contendono» le poche figure che valgono veramente. Oggi è diffuso il diniego verso attività che prevedono lavoro sabato e domenica, nonostante un’ottima retribuzione. Per contro, Confcommercio si sta attrezzando: abbiamo erogato corsi volti a far capire ai giovani l’importanza di lavorare nel commercio, ma anche lezioni di marketing digitale con gli studenti dell’Istituto Parini. Inoltre collaboriamo con la Provincia di Lecco sul Patto Territoriale nel settore turistico-alimentare, per formare persone che attualmente sono in cerca di occupazione, nell’ottica di sopperire alla mancanza di personale.
Come sta Confcommercio Lecco?
Il 2023 è stato l’anno con il risultato di esercizio migliore di sempre per i numeri espressi. Confcommercio Lecco è sempre presente, rispondiamo alle esigenze delle aziende associate, ci interfacciamo con le amministrazioni pubbliche per sottoporre miglioramenti alla situazione attuale, in base ai problemi che emergono nell’attività ordinaria delle imprese.
E infine, come stanno Lecco e il nostro territorio? Che cosa desidererebbe da questo 2024?
Il Lecchese forse non è più l’isola felice di qualche anno fa, ma gode comunque di buona salute. Le difficoltà attuali si calano su un tessuto imprenditoriale solido, in cui spiccano aziende leader a livello internazionale. Il territorio sta tenendo, non vedo a breve-medio termine grosse crisi aziendali. Anche per il 2024 è importante non mollare mai, facendo sempre la propria parte: noi come associazione vogliamo continuare a fornire maggiori servizi e risposte alle imprese. Mi auguro poi che le tensioni internazionali si attenuino, dando un input positivo alle imprese.