Operato al cuore, l'omaggio del pensionato ai medici che lo hanno salvato
Arturo Croci, di Calco, ha voluto esprimere tutta la propria gratitudine allo staff dell'Ospedale Manzoni di Lecco
Operato al cuore per via di un'ulcera nell'aorta, il pensionato di Calco omaggia i medici che lo hanno salvato. Arturo Croci, di Calco, ha voluto esprimere tutta la propria gratitudine allo staff dell'Ospedale Manzoni di Lecco.
Operato al cuore e salvato dai medici, il racconto del pensionato di Calco
«Una Tac di controllo nel novembre 2023 ha evidenziato un’ulcera nella parte distale dell’aorta - ha raccontato Croci - Il mio medico di base, la dottoressa Wilma Brancaleone, ha presto contatto con il primario della Divisione di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Manzoni di Lecco, il dottor Giovanni Rossi (uno dei chirurghi che lo avevano operato anche nel 2013 per un aneurisma, ndr) che ha consigliato la visita e il successivo ricovero».
Il pensionato è stato ricoverato l’11 marzo e operato il 13 e dopo due giorni passati in Terapia Intensiva e le cure post operatorie in reparto, è stato dimesso sabato 23 marzo.
«Vorrei ringraziare di cuore la divisione di Chirurgia Vascolare e il suo primario, il dottor Giovanni Rossi, il dottor Alessandro Molinari direttore dell’equipe chirurgica che ha eseguito su di me un intervento di diverse ore e molto complesso, con il posizionamento di tre protesi aortiche. Grazie anche all’anestesista, dottoressa Teresa Puglisi, ai chirurghi, la dottoressa Sara Segreti, la dottoressa Maria Katsarou, la dottoressa Candida Pangallo e a tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita dell’intervento. Vorrei anche ringraziare i medici e il personale della Terapia Intensiva, in modo particolare il corpo infermieristico che si è preso cura della mia persona in modo eccellente e, come ho potuto prendere nota, anche di tutti gli altri pazienti ricoverati».
Un messaggio di speranza perché la sanità pubblica migliori
Croci ha quindi deciso di lanciare un messaggio in favore della sanità pubblica e in particolare dell’ospedale lecchese: «Sicuramente nella sanità nazionale a volte le cose non vanno nella giusta direzione, certamente in diversi casi vi sono tempi di attesa abnormi e sebbene qualcuno si lamenti anche di qualche reparto dell’Ospedale Manzoni, Io sono certo di aver ricevuto cure di alta qualità da eccellenti professionisti e questo modo di operare mi ha salvato la vita».