Contrattazione sociale a Lecco: Cgil, Cils e Uil in campo
"La negoziazione sociale è uno strumento importante per rispondere ai bisogni delle persone in una prospettiva universalistica e solidale."
Nove amministrazioni incontrate negli ultimi due anni (nel 2022 Casatenovo, Oggiono, Merate, Olgiate Molgora e Bellano e lo scorso anno Calolzio, Mandello, Valmadrera e Barzanò) con una copertura di più di 41.000 cittadini della Provincia di Lecco, assemblee pubbliche organizzate per coinvolgere la cittadinanza e raccogliere indicazioni e proposte da integrare alla Piattaforma sociale e diversi risultati ottenuti. Tra questi l'adozione del metodo dell’interpolazione lineare per individuare le fasce ISEE di accesso ai servizi comunali e l' impegno ad attivare uno sportello telematico di supporto alle procedure comunali, anche finalizzato ad una maggior inclusione digitale. Questa l'attività compiuta da Cgil Lecco, Cisl Monza e Brianza e Uil del Lario tra il 2022 e il 2023 sul fronte della Contrattazione Sociale Territoriale in provincia di Lecco. Una attività che, in una società in cui i bisogni sono sempre più numerosi e diversificati, l'obiettivo concorrere al miglioramento delle condizioni di vita delle persone attraverso un rapporto costante con gli enti che, proprio alle persone, sono più vicini, ovvero i Comuni.
Contrattazione sociale a Lecco: Cgil, Cils e Uil in campo
Ad illustrare risultati, obiettivi e prospettive oggi, lunedì 25 marzi 2024, sono stati i rappresentanti dei tre sindacati riuniti nella sala Giorgi della Cisl Lecchese. A fare gli onori di casa Enrico Civillini della Cisl. "La Contrattazione Sociale Territoriale è uno strumento importante per l’azione delle Organizzazioni Sindacali, perché i lavoratori sono anche cittadini ed è quindi necessario tutelare i loro diritti anche al di
fuori del luogo di lavoro - ha sottolineato Nella nostra provincia, inoltre, risiedono circa 80mila anziani over 65 (25% della popolazione), che per definizione non possono beneficiare dei risultati della contrattazione aziendale".
"Ci troviamo in un periodo particolare, siamo usciti da una pandemia, viviamo in un contesto internazionale instabile, abbiamo sofferto a causa dell'inflazione. Tutto questo concorre a creare nuove fragilità e a indurre nuovi bisogni - ha aggiunto Annalisa Caron, anche lei della Cisl - In questo senso la contrattazione territoriale ha un ruolo fondamentale nella verifica delle risposte che a questi bisogni possono e devono essere date". Si pensi ad esempio all'importantissimo tema della conciliazione famiglia lavoro. "L'obiettivo è quello i realizzare interventi che favoriscano la conciliazione vita-lavoro sia durante il periodo scolastico (ad esempio un contributo economico ai ticket delle mense scolastiche per agevolare il tempo pieno) che durante il periodo estivo. O ancora ancora: stipulare accordi con le realtà produttive insediate nel territorio comunale affinché promuovano interventi di welfare aziendale per la fascia 0-6 anni da estendere a livello territoriale.
Tanti i temi all'ordine del giorno. Proprio per questo motivo oggi sono state illustrate le principali proposte chele sigle sindacali unitariamente sottoporre ai Comuni nel triennio 2024-2026, in coerenza con la programmazione del Piano di Zona.
A compiere un focus puntuale e articolato sulla situazione degli anziani e sulle strategie a loro sostegno è stata Pinuccia Cogliardi, segretario generale dello Spi Cgil Lecco. "Per gli anziani e per le persone fragili e non autosufficienti bisogna sviluppare servizi utili a superare le problematiche che impediscono una buona qualità della vita nel proprio contesto abitativo e relazionale. In questo senso, le Amministrazioni Comunali devono: concorrere al pagamento delle rette delle RSA; promuovere l’inclusione digitale delle fasce di popolazione che hanno maggiori difficoltà in ambito tecnologico (anziani, migranti, persone fragili), in particolare attraverso la creazione di sportelli comunali dedicati al supporto nell’accesso ai servizi telematici delle principali piattaforme della PA; creare spazi di socialità, privilegiando soprattutto la riqualificazione delle aree pubbliche; ricorrere ai fondi destinati ai progetti per l’eliminazione delle barriere architettoniche per migliorare la viabilità per le persone disabili (marciapiedi) e il trasporto pubblico".
Francesca Seghezzi della Cgil ha puntato l'attenzione sugli appalti pubblici e sul tema, sempre scottante della sicurezza sul lavoro. "Il PNRR prevede la collaborazione tra i Comuni e i corpi intermedi nella realizzazione dei progetti. Chiediamo una verifica ed un monitoraggio dei progetti già presentati e realizzati. Sull’esempio del protocollo d’intesa siglato tra Comune di Lecco, Organizzazioni Sindacali e Associazioni di Categoria, vogliamo istituire un Tavolo di confronto sull’attuazione dei progetti PNRR e le ricadute economiche e sociali degli stessi. Per quanto riguarda i servizi comunali appaltati l'obiettivo è inserire nei bandi la clausola sociale e il confronto preventivo (tre mesi prima della scadenza) con le Organizzazioni Sindacali.
Transizione ecologica, ambiente, sicurezza del territorio non sono certo da sottovalutare come ha ricordato Giacomo Arrigoni della Uil: "Crediamo sia importante promuovere l’aggregazione fra Comuni, sia nella gestione associata dei servizi che nella forma più compiuta della fusione. La collaborazione inter-comunale faciliterebbe le attività di messa in sicurezza del territorio, fortemente a rischio dal punto di vista idrogeologico (frane e alluvioni) e caratterizzato da una rete idrica che ha il più alto livello di dispersione in Lombardia: occorre quindi un’azione concreta di riduzione del rischio e delle perdite della rete, anche ai fini di un abbassamento delle tariffe collegate".
Ma i temi della piattaforma 2024-2025 no si esauriscono qui: c'è la tematica della casa (Realizzare nuove strutture di edilizia residenziale pubblica e di housing sociale e restaurare quelle attualmente inagibili; quella dell'evasione fiscale dell'accesso e compartecipazione ai servizi sociali tramite ISEE; quella delle tasse e tariffe comunali che devono essere costantemente ispirati dai principi di equità e progressività. ( In materia di addizionale comunale IRPEF occorre introdurre una soglia di esenzione di 18.000 euro e sostanziare il principio della progressività attraverso aliquote differenziate per fasce di reddito). Senza dimenticare un punto fondamentale della vita dei cittadini: la santità. In questo campo. "L’investimento nella sanità pubblica territoriale è sempre stato al centro dell’iniziativa sindacale, per
cambiare la scelta fatta da Regione Lombardia di centralizzare i servizi all’interno degli ospedali - hanno sottolineato tutti - Un
accentramento che ha indebolito fortemente le attività di prevenzione e di presa in carico delle cronicità e l’integrazione tra attività sanitaria e assistenza sociale, favorendo al tempo stesso l’espansione della sanità privata. È dunque opportuno sollecitare le Amministrazioni Comunali, che ai fini dell’integrazione socio-sanitaria sono tra gli interlocutori principali di ASST e ATS, affinché si facciano portavoce presso gli
enti competenti delle richieste della cittadinanza in tema di diritto alla salute".
"La negoziazione sociale è uno strumento importante per rispondere ai bisogni delle persone in una prospettiva universalistica e solidale - ha chiosato Dario Esposito della Uil del Lario - e attraverso la Piattaforma Sociale intendiamo far assumere alle Amministrazioni Locali impegni precisi sul terreno delle politiche pubbliche".